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Tom Waits batte un colpo, ma non c’è

– L’artista californiano pubblica una versione inedita di un suo vecchio brano, ma continua la siccità di nuova musica e di apparizioni “live”
– L’autore di “Downtown Train” sembra preferire il set al palco: il suo nome compare nella lista dei protagonisti del nuovo film di Jim Jarmusch

Ci sono silenzi che suonano fragorosi. Uno di questi è l’assenza musicale di Tom Waits (74 anni). Manca dalle scene ormai da troppo tempo. Da più di un decennio non pubblica nuovo materiale né tiene concerti, anche se ha fatto occasionali e brevi apparizioni musicali pubbliche. È, quindi, una notizia quando l’autore di Downtown Train fa risentire la sua voce roca bagnata nel whisky e affumicata dal sigaro. In questi giorni, infatti, ha condiviso una versione inedita di Get Behind the Mule, la canzone originariamente apparsa nell’album Mule Variations, vincitore del Grammy. «Sicuramente parte dell’idea originale era quella di fare qualcosa tra il surreale ed il rurale», ha detto Waits in una dichiarazione. «Lo chiamiamo surrurale. Ecco cosa sono queste canzoni: surrurali. C’è qualcosa di vecchio in loro, eppure sono un po’ disorientante…».

Nessuna illusione. Il brano è stato pubblicato soltanto per celebrare il venticinquennale dell’album pubblicato nel 1999. La siccità della nuova musica di Waits va avanti. 

Il cinema non ha invece lasciato la vita dell’artista. A differenza dei palcoscenici e degli studi di registrazione, Waits sembra avere una preferenza per lo schermo. L’ultima notizia su di lui è che il suo nome compare nella lista dei protagonisti del nuovo film di Jim Jarmusch. Si unisce così ai già annunciati Adam Driver, Cate Blanchett, Charlotte Rampling e Mayim Bialik. Il film, Father, Mother, Sister, Brother, rappresenta una nuova tappa in quel rapporto professionale che regista e musicista hanno avviato nel 1986 con Down by Law. La notizia arriva dopo che recentemente è stato visto in ruoli in altri film di Paul Thomas Anderson (Licorice Pizza), dei fratelli Coen (La ballata di Buster Scruggs), David Lowery (Old Man & the Gun) Martin McDonagh (Seven Psychopaths) e dello stesso Jarmusch (The Dead Don’t Die).

È dalla musica che Tom Waits si è allontanato. Il suo ultimo album con nuove canzoni è stato Bad as Me e risale al 2011. Fino ad allora il musicista aveva pubblicato album più o meno regolarmente e sempre con un sigillo di qualità più che notevole. In effetti, la sua produzione musicale nel XXI secolo ha lasciato fino ad oggi ottimi album: prima di Bad as Me, ha pubblicato Real Gone (2004), Alice (2002) e Blood Money (2002). Visto in prospettiva, è come se l’ispirazione compositiva si fosse spenta. E lo ha fatto offrendo anche un delizioso catalogo di libri di canzoni che erano stati lasciati in archivio insieme all’eccezionale scatola di brani alternativi e inediti Orphans (2006) o spettacoli dal vivo come Glitter and Doom Live (2009).

Uno dei suoi agenti, l’irlandese Paul Charles, ha detto nel suo libro di memorie, Adventures In Wonderland, pubblicato nel 2023, che Tom Waits era tornato a scrivere. Ma non abbiamo conferme.

C’è stata solo una buona notizia in tutto questo periodo: quando è uscita Bella Ciao nel 2018. La sua interpretazione dell’inno partigiano italiano è stata molto celebrata. Faceva parte di Songs of Resistance 1948-2018, album nato della collaborazione con il chitarrista Marc Ribot, il braccio destro di Waits nei tour. Un disco che includeva collaborazioni con Steve Earle, Tift Merrit e Justin Vivian Bond e includeva inni per i diritti civili o ballate di protesta messicane per sfidare le politiche di Donald Trump.

Da allora l’artista di Pomona (California) preferisce non pubblicare nulla piuttosto che farlo per inerzia o con il pilota automatico. E ciò gli fa onore. Ma c’è qualcosa che è più preoccupante: si è allontanato dal palco al punto che non tiene un concerto da più di un decennio. Avrebbe potuto dare spettacoli in cui ripassava il suo ricco e affascinante libro di canzoni, anche se non aveva nuovo materiale da promuovere. I tour di Tom Waits sono scomparsi dalle mappe del mondo, anche da quelle della California, dove vive con la moglie, Kathleen Brennan, coproduttrice e coautrice di alcuni dei suoi lavori.

L’ultima apparizione pubblica di Waits è stata lo scorso dicembre per onorare l’attore Nicolas Cage, del quale è amico. Prima lo si vedeva in uno spettacolo di beneficenza, nello show di David Letterman o in tributi, come quello per il produttore Hal Willner, uno dei suoi principali riferimenti artistici, dove era accompagnato da Elvis Costello, Bono e Michael Stipe. 

Oggi e dopo tanti anni di silenzio, solo il cinema sembra motivare Tom Waits, il lupo che ulula, uno dei musicisti più importanti della storia della musica nordamericana, un personaggio che ha sempre saputo essere diverso e un riferimento. Un musicista straordinario che manca e forse, di questo passo, non potremo mai più godere di nuova musica o dei suoi “live”.

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