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Sessanta milioni di sterline riuniscono gli Oasis

– Dopo quindici anni di insulti e liti, i fratelli serpenti Liam e Noel Gallagher seppelliscono l’ascia di guerra e riformano il gruppo simbolo della seconda ondata brit-pop. Sui social i segnali di pace
– La conferma ufficiale dovrebbe arrivare domani, martedì 27 agosto, ma la stampa inglese fornisce già molti dettagli, fra cui 10 concerti a Wembley e l’headliner al festival di Glanstonbury nel 2025

Mai dire mai, recitava il titolo di un famoso film di 007 con Sean Connery. E, dopo anni di voci e smentite, di insulti a distanza, i fratelli serpenti Liam e Noel Gallagher stanno per riformare gli Oasis quindici anni dopo la loro ultima lite. 

La stampa britannica non ha dubbi e il Sunday Times ha pubblicato una serie di dettagli sul nuovo progetto dei fratelli Gallagher: una serie di concerti tra Heaton Park, a Manchester, e Londra. Nella capitale sarebbero previsti ben 10 concerti a Wembley, un record superiore a quello di Taylor Swift che ne ha messi in fila otto. Inoltre, secondo il Mirror, gli Oasis (che dalla reunion incasserebbero circa 60 milioni di sterline) saranno gli headliners della prossima edizione del festival di Glanstonbury nel 2025. Con la vendita dei biglietti, gli sponsor, il merchandising e il video film, The Sun avanza un profitto di 400 milioni di sterline per questo tour comeback che si preannuncia storico. 

«Noel e Liam non saranno mai i migliori amici, ma vogliono riformare Oasis per i fan», afferma una fonte che vuole mantenere l’anonimato. «Non sono più tutti giovani, e la richiesta è enorme. Hanno deciso che era ora o mai più. Noel è rimasto titubante per molto tempo, ma alla fine ha ceduto».

Indizi sulla veridicità delle voci sono arrivati anche dagli stessi fratelli, che non si esibiscono insieme dal 2009 (l’ultimo concerto concerto si è tenuto Parigi): pochi giorni fa, in un video realizzato per festeggiare i trent’anni dall’uscita dell’album Definitely Maybe: Noel Gallagher aveva lodato la vocalità di suo fratello Liam, «quando cantavo io una canzone era buona, quando cantava lui era grande». Un complimento insolito, visti trascorsi burrascosi tra i due fratelli. Noel aveva aggiunto: «La mia voce è come mezza pinta di Guinness il martedì, quella di Liam dieci bicchierini di tequila il venerdì sera». Liam, inoltre, venerdì, aveva sottolineato durante un concerto di trovarsi in «una situazione interessante», sul palco a intonare una canzone, Half the World Away, scritta e cantata originariamente dal fratello: parole che per alcuni critici sono un’ulteriore indicazione che una riunione è dietro l’angolo.

Anche Liam ha indirettamente confermato la reunion su X: rispondendo a un utente che faceva notare come Heaton Park sia un posto poco adatto per un concerto, Liam ha risposto con un sibillino: «Ci vediamo in prima fila». Sull’account X della band e su quelli privati di Liam e di Noel Gallagher è infine comparso un breve video che alterna la data di domani, martedì 27 agosto, all’orario delle 8 di mattina. Nessun’altra spiegazione, ma è inevitabile pensare che l’argomento sia proprio la reunion. 

Gli Oasis restano il gruppo simbolo della seconda ondata di brit-pop. Anche se, secondo alcuni, sono stati i pionieri del fenomeno delle cover band a causa del loro suono molto, fin troppo simile, a quello dei Beatles. A oggi, gli Oasis hanno venduto circa 70 milioni di dischi: su Spotify le loco canzoni viaggiano al ritmo di 21 milioni di stream al mese.

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