Eventi

Renato Carosone diventa teatro-canzone

– Peppe Servillo e il Solis String Quartet presentano la loro originale lettura dei brani dell’autore di “Pigliate ‘na pastiglia” sabato 27 luglio a Catania e l’indomani al Castroreale Jazz Festival
– «Si ride con le canzoni, ma non solo. Renato ci commuove, si commuove guardando con carezzevole ironia i suoi toreri, sarracini, americani. Carosone pensa con affetto alla sua gente»

«Si può prendere a prestito l’aria lieve e scanzonata di un autore profondo e romantico come Renato Carosone?», si chiede Servillo. «È utile forse e necessario ora più che mai, non per incoscienza ma per amore di quella vita colorata, ironica, spassionata che nel Dopoguerra lui seppe cantare e interpretare. Oltre i titoli famosi proporremo brani meno noti che ci raccontano un Carosone “altro”, sempre vitale anche nella narrazione d’amore. Come al solito, nella versione sobria ed elegante dei Solis, speriamo di far apprezzare in controluce la voce di un singolare autore italiano».

È così che Peppe Servillo introduce il concerto nel quale, in compagnia del Solis String Quartet, si immerge immergersi nel mondo di Renato Carosone. Carosonamente è il titolo non di un semplice concerto, ma di un vero e vero progetto musicale con tanto di disco omonimo in cui tredici classici dell’autore di Pigliate ‘na pastiglia sono stati riarrangiati da Antonio Di Francia, violoncellista e chitarrista che, assieme a Vincenzo Di Donna (violino), Luigi De Maio (violino) e Gerardo Morrone (viola), fa parte del quartetto d’archi partenopeo. Due le date in Sicilia: sabato 27 luglio a Catania – Cortile Platamone, ore 21 – nell’ambito della rassegna “Concerts&Peace” curata da Catania Jazz e domenica 28 luglio a Castroreale – piazza Pertini, ore 21 – all’interno del Castroreale Jazz Festival.

Peppe Servillo e il Solis String Quartet

«Si ride con le canzoni, ma non solo», spiega Peppe Servillo. «Renato ci commuove, si commuove guardando con carezzevole ironia i suoi toreri, sarracini, americani. Carosone pensa con affetto alla sua gente, con un umorismo semplice, dal basso, senza sarcasmo, senza potere, senza cattiveria nel sorriso».

Renato Carosone

Un Carosone inedito quindi, capace di divertire il pubblico con brani travolgenti come Caravan Petrol, ma anche appassionare e commuovere con canzoni che fanno parte ormai della storia della canzone della tradizione napoletana come Maruzzella o Te voglio bene assaje o brani meno conosciuti dal grande pubblico come Lettera da Milano ma di una bellezza straordinaria fatta di malinconia e desiderio di rivivere la propria terra che solo chi è costretto a starne lontano riesce a provarla sulla propria pelle ed a capirne le emozioni del brano stesso come lo stesso Carosone ha provato nella sua vita. Senza dimenticare i classicissimi Tu vuo’ fa l’americanoTorero e ’O sarracino, passando per canzoni meno famose come Tre guagliune e ‘nu mandolino a capolavori carichi d’ironia come Pigliate ‘na pastiglia fino a raggiungere canzoni velate di tristezza del Dopoguerra come Giacca rossa ‘e russetto e T’aspetto ‘e nove

Peppe Servilo è un vero e proprio mattatore. Non soltanto splendido interprete. Riesce a “personalizzare” ogni brano accompagnandolo con una mimica facciale e una gestualità del corpo che è assolutamente inimitabile. Comico e drammatico.

Dopo Presentimento e Spassiunatamente, album con i quali Peppe Servillo e il Solis String Quartet hanno proposto capolavori della canzone classica napoletana, Carosonamente è il primo progetto monografico: «Carosone già aleggiava nelle nostre idee artistiche. Ci incuriosiva molto il suo mondo, la sua semplicità ed allo stesso tempo la sua grandezza», racconta Gerardo Morrone dei Solis. «Lui proveniente dal mondo classico e dagli studi in Conservatorio, così come noi Solis, ha avuto la grande capacità di contaminare e sperimentare le sue musiche. In questo ha tracciato un sentiero che anche noi abbiamo battuto nella nostra carriera». 

Peppe Servillo

Antonio Di Francia ha curato la nuova veste musicale di brani immortali dando una dimensione di teatro canzone a tutto il progetto cucito su misura sulla grande presenza scenica e mimica di Peppe Servillo: «C’è un po’ il nostro marchio di fabbrica un po’ in tutti i brani che si fonde con le peculiarità interpretative di Peppe. Magari in Caravan Petrolspicca la grande ritmicità dei Solis, Pigliate ‘na pastiglia esalta le “corde” di Servillo».

Lo spettacolo è nato prima del disco: «Il Covid ha mutato gli scenari facendoci accelerare sulla parte live ma il disco era già pronto». In scaletta i brani dell’album e alcuni tratti da Spassiunatamente e Presentimento «che lo stesso Carosone amava interpretare». 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *