– Nessuna novità, si è pensato solo a coprire le falle lasciate aperte dal passaggio di Amadeus sul Nove. E non ci sarà Fiorello
– Mancherà anche Serena Bortone, punita per il caso Scurati. Roberto Saviano perdonato dopo un anno di isolamento
– I soliti noti e riciclo degli scarti delle reti concorrenti. In ascesa Stefano Di Martino: a lui “Affari tuoi”. Confermato lo slittamento di Sanremo
«Il servizio pubblico è un lavoro molto serio, deve essere riconoscibile, un lavoro che non dovrebbe far dormire la notte come le grandi storie d’amore», dice Stefano Coletta alla presentazione dei palinsesti Rai. Perché, allora, chiedo al responsabile della Distribuzione, ogni sera mi addormento davanti al televisore sintonizzato su un programma Rai? Perché sono costretto, quando decido di trascorrere una sera davanti al televisore, di cercarmi un film su qualche piattaforma streaming bestemmiando contro chi ci costringe a pagare una gabella ingiusta come il canone per un servizio pubblico che tale non è?
La conferma, ancora una volta, arriva dalla presentazione in pompa magna a Napoli dei palinsesti Rai per la prossima stagione. Ovvero, una replica di quella dello scorso anno nello stesso periodo, con le stesse frasi di circostanza e le stesse facce di bronzo. D’altronde la tv di Stato è esperta in repliche o techetecheté da primavera all’autunno.
Davanti alla concorrenza che rafforza l’intrattenimento con grandi eventi musicali, che conquista il monopolio dello sport che conta, che punta sull’approfondimento politico, i dirigenti Rai sentono il terreno cedere sotto i piedi, annaspano, fanno quadrato, anche in attesa delle nomine del nuovo consiglio di amministrazione.
La prossima sarà una stagione fotocopia. Nessuna novità, soltanto un rimescolamento di pedine per coprire le falle aperte dal passaggio di Amadeus sul Nove. Che già si conoscevano: Carlo Conti al Festival di Sanremo (che come era stato anticipato si sposta nella settimana fra l’11 e il 15 febbraio per far spazio alla Coppa Italia) e Stefano De Martino ai pacchi di Affari tuoi con una prenotazione per il Festival quando scadrà il mandato di Conti.
Oltre ad Amadeus non ci sarà Fiorello. «Sta riposando e riflettendo», dicono i vertici Rai. Bisogna vedere se a un nuovo programma o a seguire le orme del suo amico su Nove. Al posto di Viva Rai2, alle sette di mattina, dal lunedì al venerdì, andrà il nuovo show Binario due con Andrea Perroni e Carolina Di Domenico.
Non ci sarà Serena Bortone: il suo Che sarà è stato cancellato (dopo la vicenda Scurati) e le è stato offerto un programma in cui però non avrebbe potuto parlare di attualità. E a questo punto la conduttrice ha rifiutato una proposta ritenuta inaccettabile, trasferendosi in radio.
Vengono riciclati Massimo Giletti, Piero Chiambretti, Teo Mammucari, Alessia Marcuzzi, sbolognati dalle altre reti. Viene recuperato Roberto Saviano che, dopo un anno di punizione per le sue prese di posizione contro Salvini, si prende il lunedì di Rai3 con Insider. Poi i soliti noti: Antonella Clerici (È sempre mezzogiorno e The Voice Kids) e Milly Carlucci (Ballando con le stelle). Cambia il sabato pomeriggio con l’ingresso di Emma D’Aquino (Sabato in diretta) che prende il posto di Marco Liorni, confermatissimo all’Eredità in forza di numeri inattaccabili ed al quale sarà affidato anche lo show della notte di San Silvestro in diretta dalla Calabria. Mara Venier raddoppia: oltre a Domenica In, conduce Le stagioni dell’amore, un dating dedicato alla terza età. Pino Insegno resta alla guida di Reazione a catena fino a novembre.
Fiorella Mannoia ed Enrico Ruggeri sono il nuovo che avanza nell’intrattenimento musicale. Per fortuna da gennaio comincerà il racconto dell’Italia potrà contare su Amore e Folklore, con i due viaggiatori-conduttori Marco Conidi, frontman dell’Orchestraccia, e Davide Van De Sfroos, in giro per il paese a bordo di un furgoncino carico di strumenti, per un originale percorso tra musica e tradizioni.
Luca Barbareschi (tra i concorrenti di Ballando con le stelle) condurrà anche Se mi lasci non vale, mentre Ale & Franz debuttano con Rai Duo; torneranno Ciro Priello e Fabio Balsamo col gioco The floor ne rimarrà solo uno e Max Giusti è pronto a travestirsi ancora nel programma Boss in incognito. Ormai appuntamento cult quello con Francesca Fagnani che con Belve dilaga sui social. Fascia quotidiana per Renzo Arbore e Gegè Telesforo che dal 23 dicembre con Come ridevamo, dal lunedì al venerdì alle 19.40, celebreranno i 70 anni della Rai attraverso i momenti più divertenti nella storia della comicità televisiva.
Fiction e film
Sul fronte fiction, la stagione si aprirà con Mike con Claudio Gioè nei panni di Bongiorno. E poi le serie evento L’amica geniale – Storia della bambina perduta (regia di Laura Bispuri) che chiude il ciclo tratto dalla quadrilogia di Elena Ferrante, coproduzione Rai-Hbo con Alba Rohrwacher, Irene Maiorino e Fabrizio Gifuni. E Leopardi – Il poeta dell’infinito, per la regia di Sergio Rubini, protagonista Leonardo Maltese.
Per la serialità i nuovi titoli sono Brennero, Kostas dai romanzi di Petros Markaris con Stefano Fresi; Stucky dai romanzi di Fulvio Ervas con Giuseppe Battiston. E poi i sequel delle serie più amate, su tutte la stagione numero 14 di Don Matteo. Nel 2025 andranno in onda le nuove puntate di Un professore 3 con Alessandro Gassmann, Il Commissario Ricciardi 3 con Lino Guanciale e Che Dio ci aiuti 8. In quest’ultima Elena Sofia Ricci comparirà in qualche episodio e Francesca Chillemi sarà la protagonista. Il racconto si sposta da Assisi a Roma in una casa di accoglienza per ragazze in difficoltà. Nel 2025 va in onda Rocco Schiavone 6.
Arriva anche in prima visione in chiaro l’epopea dei Florio con I Leoni di Sicilia, la serie pluripremiata diretta da Paolo Genovese e interpretata da Miriam Leone e Michele Riondino, già andata in onda sui canali privati. A tutta commedia la programmazione cinematografica con titoli come Tramite Amicizia di Alessandro Siani, Il Principe di Roma con Marco Giallini, Rumba Therapy di Frank Dubosc, Riunione di Famiglia – Non Sposate le mie figlie 3 di Philippe De Chauveron. Ma spazio anche al cinema d’autore con Rapito di Marco Bellocchio, Il Sol dell’Avvenire di Nanni Moretti, Siccità di Paolo Virzì.
