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Palermo, cento artisti per Santa Rosalia

– Attori, cantanti, danzatori animeranno le quattro stazioni lungo la “Acchianata” che si svolgerà mercoledì 4 settembre. «E nel 2025 saremo 401»
 – Ciascuno presenterà un omaggio alla Santuzza, chi serio, chi comico, chi in musica, chi in danza. Manutsa racconta i due inediti che canterà e che anticipano il nuovo album

Ogni anno, il 4 settembre, in occasione dell’anniversario della morte di Santa Rosalia, migliaia di devoti percorrono l’itinerario ciottolato (di circa 3,4 km) per raggiungere la grotta del monte dove, si dice, siano stati ritrovati resti ossei inglobati in un masso di pietra calcarea. È la cosiddetta Acchianata delle Rosalie, un atto di devozione verso la “Santuzza”, un momento di riflessione e di ringraziamento per la sua protezione e un atto di testimonianza del profondo legame degli abitanti alla città. 

Come una sorta di Via Crucis, l’“Acchianata” è scandita da quattro stazioni, che non sono contrassegnate dalla preghiera, ma da performance artistiche che coinvolgeranno quest’anno oltre cento artisti, ognuno dei quali eseguirà un cameo in onore della Santa con la propria arte. E saranno gli Ottoni Animati, la compagnia Danze storiche, Manutsa, Elena Pistillo, Lucina Lanzara e Mauro Cottone, Marco Manera, Giuditta Perriera, Ivan Fiore, Daniela D’Amico, Trio Gino Carista e Caterina Vitale, Michele Piccione, Moschella e Mulè, Lello Analfino, Daria Biancardi, Bataria Siciliana di Giovanni Parrinello, Toti e Totino, Emanuela Fai e Duilio Virzi, Enzo Mancuso, la compagnia Giuseppe Provinzano (con ‘Va ‘Va Luci di Franco Scaldati), la compagnia Daniela Pupella, la compagnia Città laboratorio, la compagnia Le Rosalie, la compagnia Angelo Butera e tanti altri. 

Lo spettacolo ‘Va ‘Va Luci di Franco Scaldati

Quattro le postazioni lungo il percorso, che per l’occasione prenderanno il nome di stazioni: Stazione del Giglio alle falde, Stazione delle Ginestre alla panoramica, Stazione delle Rose al Santuario e Stazione delle Stelle al Belvedere. La prima sarà all’inizio della Scala Vecchia che porta al santuario, altre due sempre lungo la scala vecchia distanziate tra loro e l’ultima nella parte antistante il santuario. Ogni postazione vedrà esibirsi uno gruppo di artisti che si alterneranno nel corso della serata, a partire dalle 20.30 fino alle 23.00, ripetendo ciclicamente il loro omaggio alla Patrona ogni sessanta minuti. 

Santa Rosalia sarà rappresentata in modi, forme e stili diversi. Chi l’affronterà con la comicità, chi con il dramma, chi con la danza e chi con la musica. Fra le varie “Rosalie” ci sarà Manuela Di Salvo, in arte Manutsa, recentemente nominata “voce delle donne afgane” da Cultural Democracy per la sua canzone Parru cu tia. Per l’occasione l’artista palermitana presenterà due inediti, entrambi sulla Santuzza, che anticipano nel mood il suo imminente nuovo lavoro discografico, che s’intitolerà Muta. «Che non vuol dire muta», sorride Manutsa. «È inteso come mutazione. Sarà un album di trasformazione, di evoluzione musicale. Sia nei suoni, più spostati verso il rock, lo sperimentalismo, sia nella lingua. Mi piace cantare in siciliano, ma questa volta ci saranno pezzi anche in italiano per abbracciare una platea più larga».

Manuela Di Salvo, in arte Manutsa

Banco di prova sarà proprio l’“Acchianata”, quando alla prima stazione, quella del Giglio alle falde, presenterà due inediti: Rosalia Vula in siciliano e La strada in italiano. «La prima vede la Santuzza felice, libera di amare Dio e di proteggere la sua Palermo: “Rosalia vula, nun si ferma mai tra li nuvoli di sta città sente la so casa, Dintra na grotta t’ammucciasti e cu li vrazza aperti abbracci stu munnu”, canto», spiega Manutsa. «Mentre La strada è una introspezione interiore di Rosalia, sulla scelta che ha appena fatto: mollare il matrimonio combinato e scappare via per la tanto desiderata libertà: “Che farai, che farai? Quale strada inseguirai? Oggi cosa inseguirai? E tu Rosa fuggirai”, è la chiusa del brano». 

«L’Acchianata delle Rosalie è una bella esperienza, è la seconda volta che partecipo», continua Manutsa. «Al termine, dopo le ore 23, tutti e cento gli artisti saremo al Santuario per fare qualcosa. E, il prossimo anno, come ha annunciato l’assessore, in occasione dell’anniversario 400+1, i partecipanti saremo 401».

Mauro Cottone

LE QUATTRO STAZIONI

  • 1.  STAZIONE DEL GIGLIO ALLE FALDE

Ottoni Animati 

Compagnia danze storiche 

Manutsa

Elena Pistillo 

Lucina Lanzara e Mauro Cottone

Marco Manera 

Enzo Mancuso

e altri ancora

Giuditta Perriera
  • 2. STAZIONE DELLE GINESTRE ALLA PANORAMICA

Giuditta Perriera 

Ivan Fiore 

Daniela D’Amico Trio

Gino Carista e Caterina Vitale 

Moschella e Mulè 

Gaspare Sanzo

Tamburinai di Aspra

Alessandra Ponente

e altri ancora

Lello Analfino
  • 3. STAZIONE DELLE ROSE AL SANTUARIO 

Lello Analfino 

Daria Biancardi 

Bataria Siciliana di Giovanni Parrinello 

Toti e Totino 

Emanuela Fai e Duilio Virzi 

Stefania Bruno 

Michele Piccione

e altri ancora

  • 4.  STAZIONE DELLE STELLE AL BELVEDERE 

Compagnia Giuseppe Provinzano 

Compagnia Daniela Pupella 

 Compagnia Angelo Butera

Compagnia Le Rosalie

Compagnia Città laboratorio

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