Interviste

Noa: io guerriera della pace

– L’artista arabo-israeliana in tour in Italia, con tre date in Sicilia, parla della situazione nel suo Paese: «Entrambi i popoli, israeliani e palestinesi, sono tenuti in ostaggio dagli estremisti». «Bisogna difendere l’umanità»
– «La guerra in Medio Oriente riguarda tutti, colpisce il mondo intero, ecco perché abbiamo bisogno del coinvolgimento costruttivo della comunità internazionale, per il bene degli israeliani e dei palestinesi»
 – «Presenterò nuove canzoni da un progetto al quale sto lavorando in questo momento ed è intitolato “The giver”, e ci saranno anche alcune sorprese. Naturalmente non mancheranno vecchie canzoni. La band è fantastica!»

Noa l’abbiamo vista crescere in Italia. Prima giovane musicista da scoprire, poi, di anno in anno, ambasciatrice di pace, futura madre con pancione, mamma amorevole, artista unica sempre. Ogni suo spettacolo ha riservato una sorpresa, una emozione, un sorriso, quello che accompagna sempre Noa. Anche se oggi, per un’araba-israeliana come lei, sempre impegnata per il dialogo e per la pace, è difficile staccarsi dalle drammatiche immagini che dal 7 ottobre a oggi continuano ad arrivare dal Medio Oriente senza sosta e senza uno spiraglio che possa far intravedere la fine dei combattimenti.

È quindi con il pensiero a quanto succede nel suo Paese che Noa si appresta ad affrontare un nuovo tour in Italia che la porterà il 30 luglio a Comacchio, il 31 Livorno, per poi trasferirsi in Sicilia il 4 agosto a Morgantina, il 5 a Zafferana ed il 7 agosto a Segesta per tornare in settembre, il 5, a Firenze. 

Nata a Tel Aviv 55 anni fa da una famiglia di ebrei dello Yemen costretti a fuggire dal loro Paese a causa dell’ostilità instauratasi dopo la proclamazione dello Stato d’Israele

Cosa sente di fare in questo periodo? Qual è la situazione in Israele adesso? È stata molte volte coinvolta in grandi manifestazioni in Israele contro il suo governo, ha ottenuto qualche risultato?

«Sono sempre felice di tornare in Italia, e in particolare in Sicilia, alla quale mi sento profondamente legata. È molto importante per me esibirmi in questi giorni perché durante tutti i 34 anni della mia carriera ho sempre infuso nella mia musica messaggi di umanità, uguaglianza, rispetto, compassione e amore. Sono stata una guerriera nell’esercito della pace e continuo a farlo anche oggi. Le circostanze attuali, così deprimenti e così preoccupanti su tanti livelli, non hanno cambiato in alcun modo la mia posizione, anzi, l’hanno rafforzata. Credo che SOLO se ci rendiamo conto che siamo tutti connessi, tutti esseri viventi, e che il nostro benessere dipende l’uno dall’altro, e questo include il mondo naturale, gli animali e le piante, non solo gli esseri umani, possiamo sperare di sopravvivere. Ciò richiede uno stato di coscienza e consapevolezza totalmente diverso da quello che abbiamo oggi. Credo che l’arte abbia un ruolo incredibilmente importante da svolgere nell’espandere quella coscienza.«La situazione in Israele oggi è terribile. È un incubo in realtà: 120 ostaggi sono ancora a Gaza, le loro famiglie stanno attraversando l’inferno. I morti sono 1.500 e ogni giorno ne muoiono di più. Centinaia di migliaia sono rifugiati sfollati nei loro stessi Paesi. Dolore infinito, famiglie in lutto, ferite, traumatizzate. E oltre a ciò, abbiamo un governo assolutamente catastrofico, che sta portando Israele al disastro. La guerra a Gaza è una tragedia, è assolutamente devastante vedere la sofferenza umana lì. Hamas è un disastro, ha portato sangue e disperazione al suo popolo. Tante vite innocenti si stanno perdendo… Quanto è brutta la guerra, per tutti! La pace richiede molto più coraggio della guerra!

Entrambi i popoli, israeliani e palestinesi, sono tenuti in ostaggio dagli estremisti. Quando non viene fatto alcuno sforzo, da entrambe le parti, per abbracciare il dialogo e la diplomazia con l’obiettivo di raggiungere la pace, le persone si precipitano tra le braccia degli estremisti e questo, fondamentalmente, significa sofferenza infinita per tutti, anzi… suicidio

«Entrambi i popoli, israeliani e palestinesi, sono tenuti in ostaggio dagli estremisti. Quando non viene fatto alcuno sforzo, da entrambe le parti, per abbracciare il dialogo e la diplomazia con l’obiettivo di raggiungere la pace, le persone si precipitano tra le braccia degli estremisti e questo, fondamentalmente, significa sofferenza infinita per tutti, anzi… suicidio. Centinaia di migliaia di israeliani in Israele e nel mondo, me compresa, stanno manifestando contro il governo, chiedendo elezioni ORA, un accordo sugli ostaggi ORA, la fine della guerra ORA, diplomazia con l’aiuto della comunità internazionale, ORA. Mi sento incoraggiata quando vedo che anche i palestinesi alzano la voce. Mi piace di più quando alziamo quella voce insieme! Vorrei averlo visto di più. So che i media spesso ci tradiscono e non mostrano le cose positive che vengono fatte, solo quelle negative. La guerra in Medio Oriente riguarda tutti, colpisce il mondo intero, ecco perché abbiamo bisogno del coinvolgimento costruttivo della comunità internazionale, per il bene degli israeliani e dei palestinesi, dell’intero Medio Oriente e oltre.

«Stanno accadendo anche cose belle: ad esempio, due settimane fa c’è stato un grande evento e concerto che ha riunito cinquanta organizzazioni pacifiste, relatori, artisti, politici, leader, attivisti, israeliani e palestinesi. Ho cantato lì, pochi mass media ne hanno parlato! Ma è stato bellissimo! La speranza è qualcosa che dobbiamo CREARE. Inoltre, posso raccontare di una meravigliosa collaborazione tra una donna palestinese e una donna israeliana a Berlino, che hanno creato rifugi sicuri e puliti a Gaza… È fantastico! Si può vedere sul sito https://www.cleanshelter.org/».

C’è un messaggio che vuoi mandare ai tuoi fan in Italia?

«Il mio messaggio ai miei amati fan e amici in Italia è: non perdete la speranza! Scegliete la pace. Non schieratevi con una parte o con l’altra, non siate ciechi di fronte al dolore di una parte o dell’altra, bisogna difendere la PACE, difendere l’umanità, alzare entrambe le bandiere insieme, alzare la bandiera della VITA in armonia. Non è ingenuo. È un piano d’azione, è uno stile di vita».

Presenterà nuove canzoni nei concerti siciliani?

«Presenterò nuove canzoni da un progetto al quale sto lavorando in questo momento ed è intitolato The giver, e ci saranno anche alcune sorprese. Naturalmente non mancheranno vecchie canzoni. La band è fantastica! Siete tutti benvenuti».

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