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Le “Umbra Vaganti” di Eleonora Bordonaro

– La marcia trionfale di “Roda”, il nuovo album dell’artista catanese, segna un’altra tappa: un singolo e un video di grande attualità che annunciano il “concertone” di domenica 23 giugno a Catania
– In tema con il momento politico che stiamo vivendo, la canzone rievoca il periodo del ventennio fascista quando fu vietato ai Giudei di San Fratello di indossare i loro costumi e di far festa
– Il disco, in lizza per le Targhe Tenco, sarà presentato con la partecipazione dei Giudei al Palazzo della Cultura come anteprima del Marranzano World Fest che si svolgerà dal 7 al 13 luglio

Il nuovo album di Eleonora Bordonaro, Roda (che abbiamo definito il suo Crêuza de mä), ha debuttato trionfalmente al Parco della Musica di Roma, è stato applaudito in concerto a Lugano Besso, ospite dello studio 2 della Radio Svizzera Italiana (live trasmesso in diretta su Rete Due e in live streaming), sarà in vetrina mercoledì 19 giugno al Medimex 2024 di Taranto e domenica 23 giugno sarà presentato al Palazzo della cultura di Catania, anteprima del Marranzano World Festival (che si svolgerà dal 7 al 13 luglio), alla presenza dei Giudei di San Fratello, suonatori di trombe a un pistone di origine militare chiamata modello 1884 che sono protagonisti del disco. Infine, Roda sarà in lizza per le Targhe Tenco.

Ma quello che rende felice Eleonora Bordonaro è soprattutto sentire i bambini di San Fratello cantare le canzoni di Roda. Invece di storpiare brani altrui, oggi la comunità dei Giudei ha un repertorio proprio, da suonare nelle feste, da portare in concerto. Nelle strade, nelle case, piuttosto che Geolier o Tananai, si ascoltano e si canticchiano le canzoni di Roda.

Proprio i bambini sono i protagonisti del nuovo video ispirato da un brano estratto da RodaUmbra vaganti. È pop-soul alla Sade, con venature brasiliane e una tromba jazz, il cui testo fa riferimento al periodo fascista, quando i Giudei erano stati vietati dal regime. «Loro sfidavano la censura, si vestivano di nascosto e andavano a suonare nelle campagne, nei boschi. A quel tempo usavano il corno animale, perché non avevano le trombe», spiega Eleonora Bordonaro. «Un atteggiamento ostile nei loro riguardi che continuò fino agli anni Ottanta». 

Puccio Castrogiovanni

Nel video, girato nei boschi di San Fratello, centro dei Nebrodi, nel ruolo del “cattivo”, il maresciallo fascista che insegue i piccoli Giudei, appare Puccio Castrogiovanni che è il produttore artistico dell’album. Una canzone che si cala perfettamente nel momento politico che stiamo vivendo in tutta Europa, quando le libertà sono minacciare dal riemergere di spettri che si pensava fossero stati definitivamente archiviati.

Umbra vaganti è il quarto singolo (e video) tratto da Roda. È stato preceduto da Iermanimei, che in italiano si può tradurre “Animanimale” e ha fatto da introduzione in questo mondo quasi fantastico che abita in un fazzoletto di terra siciliana di poco meno di settanta chilometri quadrati tra i Nebrodi e le Eolie. Come una Virgilio in gonnella, Eleonora Bordonaro conduce l’ascoltatore lungo questo viaggio in cerca di autenticità. E di un sogno, una irrealtà. Forse una metafora, forse un viaggio alla Goethe in cerca di emozioni. Un percorso che parte da San Fratello, e va, oltre i Nebrodi, e, come nel viaggio di Ulisse, non ha come fine l’approdo, ma la navigazione che ci sta in mezzo, le persone, i luoghi, gli incontri. 

Eleonora Bordonaro con due piccoli Giudei

Airàm Uoi è stato il secondo capitolo. “Aiutatemi voi” è una preghiera collettiva e fa riferimento alla frana che nel 2010 spaccò San Fratello, contribuendo ad accelerare il fenomeno migratorio. «In quella tragica Pasqua non ci fu festa, ma tutti, compreso fra Giuseppe Maggiore, giudeo prima di farsi frate, portarono le trombe durante la funzione religiosa per suonare La Disgrazziera, per ringraziare la vita e affermare che insieme si può tutto perché, come diceva papà, bel tempo e cattivo tempo non dura tutto il tempo», racconta l’artista catanese.

In questa canzone i due mondi, quello dei Giudei e quello di Eleonora, s’intrecciano. Ed è la voce del padre di Eleonora, registrata poco prima che morisse lo scorso giugno, a chiudere il brano. “U tempo malutempu on dura tuttu u tempu”. Scariche elettriche di marranzano squarciano come fulmini l’oscurità di un rock dark, dal ritmo dettato da una batteria incalzante.

Come terzo singolo è stata scelta l’allegra e divertente Giuriei, dove il testo dell’avvocato-scrittore Antonino Versaci viene adattato a una ritmica dub, resa rovente dall’assolo di marranzano di Castrogiovanni. 

Ma le gemme in questo album sono tantissime. Penso alla straordinaria interpretazione di Ciro Zzirìan oppure a La duntanänza, o ancora Culaur sgargient. Canzoni che si potranno ascoltare nel “concertone” di domenica 23 giugno a Catania, alcune delle quali Eleonora Bordonaro, con la complicità dei Lautari, potrebbe anticipare domenica 16 giugno nella serata inaugurale della zona pedonale in piazza Federico di Svevia a Catania quando, alle ore 20:30, si svolgerà la festa davanti al Castello Ursino con un concerto che vedrà il contributo di Lautari, Mario Venuti, Rita Botto, Eleonora Bordonaro, l’orchestra dell’Istituto Angelo Musco diretta da Daniele Zappalà e Gino Astorina.

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