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Il siciliano Fabrizio Mocata candidato ai Latin Grammy

– Non solo Laura Pausini, anche il pianista e compositore mazarese in gara per conquistare la prestigiosa statuetta in coppia con l’argentino Franco Luciani con il loro disco “Tangos cruzados”
– «Il tango per me è un modo di vivere: il mio è stato un viaggio a metà tra l’emigrante e l’esploratore. Il mare è il tema che ha legato la mia città alle due capitali del tango»

«Tante volte mi sono trovato a descrivere cosa rappresenta per me il tango. Considerarlo un genere musicale è riduttivo, per me è un modo di vivere. Chiunque si immerga profondamente in questa musica ne rimane avvolto, cullato, affascinato. Come un mare tempestoso ti spaventa ma ti attrae inesorabilmente». E sulle onde di questo oceano di emozioni e sensazioni, il pianista e compositore siciliano Fabrizio Mocata approda ai Latin Grammy Award 2024 che si svolgeranno a Miami il prossimo 14 novembre.

Non solo, quindi, Laura Pausini, ma anche l’artista siciliano è in corsa per conquistare la prestigiosa statuetta in coppia con l’argentino Franco Luciani: il loro disco Tangos cruzados è stato selezionato nella categoria “Mejor album de tango” nella rosa dei cinque possibili vincitori.

Nel disco c’è anche un altro po’ di Italia con la copertina realizzata da Lorenzo Moriconi

Fabrizio Mocata è considerato uno dei più innovativi e promettenti talenti della scena internazionale del tango grazie alla sua abilità di combinare l’autenticità, il virtuosismo classico e la raffinata influenza del jazz. Il suo solare e pulsante tango è diventato una presenza ricorrente nei cartelloni dei più importanti festival di tango (Buenos Aires, Granada, Medellin) dove ha condiviso il palcoscenico con importantissime figure del genere.

Una collaborazione nata durante un festival

È proprio durante uno di questi festival, a Granada nel 2019, che nasce la collaborazione con Franco Luciani, uno degli armonicisti più influenti nella scena mondiale del tango e folclore: sul palco del Teatro Isabel La Catolica, per intuizione di Tato Rebora, danno vita a una collaborazione tra Italia e Argentina, decidendo di coronare il loro progetto con il disco Tangos cruzados (Acqua Records), registrato in parte in Italia e in parte a Buenos Aires, nel quale si aggiunge ai due musicisti il contrabbassista Pablo Motta, già nominato nel 2022 ai Latin Grammy insieme allo stesso Luciani.

Lo scorso agosto, Fabrizio Mocata ha portato a Selinunte il suo spettacolo Cruzando Aguas, tornando così nei pressi della sua città di nascita. «Ho voluto condividere le mie origini mediterranee di un porto che si chiama Mazara del Vallo, in Sicilia, con quelle di altre due città portuali, Buenos Aires e Montevideo», dice Mocata. «In questo modo l’acqua è il tema che ha legato la mia città alle due capitali del tango, l’acqua era anche il mezzo attraverso il quale proprio lì giungevano i nostri antenati in barconi della speranza. Così in un viaggio a metà tra l’emigrante e l’esploratore, ho percorso tante volte questo tragitto, per potere accedere a quella che è l’essenza del tango».

Fabrizio Moncada

Mocata si muove da diversi anni a livello internazionale per fondere stili differenti, come testimoniano i suoi progetti in trio jazz “Puccini Moods” “Free The Opera!”, rileggendo in chiave jazzistica le arie di Puccini e Verdi. È considerato l’inventore dello “Swango”, stile che unisce lo swing e il tango per addentrarsi in una sonorità tanguera aggiungendo l’improvvisazione e una pulsazione differente, «una ricerca sul piano melodico e armonico», sottolinea. «Per me il tango è stata una scoperta prima che musicale soprattutto umana. È una musica che racconta una storia universale. Bisogna essere Tango per poterlo suonare non c’è altro modo. Il Tango è per me la condivisione di un sentimento. Il Tango accoglie le diversità culturali e le fa proprie».

Nell’album Tangos cruzados (tanghi incrociati), Mocata e Luciani dialogano liberamente incrociando le loro esperienze e sensibilità, scambiando repertorio, citazioni e momenti di pura improvvisazione: un album di tango in duo per pianoforte e armonica, che non solo “rivisita” i classici del tango in chiave contemporanea ma che propone brano originali composti da Luciani e Mocata, unitamente a reinterpretazioni e omaggi personali ad altri grandi musicisti del tango, da Hugo Diaz, di cui Luciani è considerato l’erede, a Troilo e Piazzolla, figure fondamentali del tango classico e contemporaneo.

Nel disco c’è anche un altro po’ di Italia con la copertina realizzata da Lorenzo Moriconi, la registrazione effettuata da Mario Costanzi e Alberto Piva presso lo Studio Molino del Ronzone di Vinci (FI) e il Mix/Mastering di Sergio Zanforlin.

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