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Aurora: cos’è successo ai nostri cuori?

– Esce “What Happened To The Heart?” straordinario nuovo album della superstar norvegese dell’alt-pop 
– «Siamo in un’era nella quale si deve agire solo con la mente, non con il cuore. Specialmente le persone che hanno il potere»
– «Il mondo è in fiamme, che si tratti di riscaldamento globale, ingiustizia, schiavitù o una guerra che nessuno vuol fermare»

What Happened To The Heart? Che cosa è successo al cuore, si chiede la superstar norvegese dell’alt-pop Aurora nel suo quarto album in uscita oggi 7 giugno. È una domanda sulla quale ha riflettuto molto da quando, nell’aprile del 2022, ha ricevuto una lettera che le ha cambiato la vita. È stata scritta da attivisti indigeni, intitolata “We Are the Earth” (“Noi siamo la Terra”), e chiedeva una rivoluzione: una risposta collettiva al riscaldamento globale per «guarire la terra». Descrivevano il legame con la terra «attraverso i nostri cuori» e la terra come «il cuore che pulsa dentro di noi». 

Così Aurora, 27 anni, ha cominciato a studiare libri sull’anatomia umana, cercando di capire quando e perché la cultura occidentale ha perso il contatto con il più profondo del nostro organo più vitale. «Dio sa che è una lezione di cui abbiamo bisogno ora con un pianeta che muore e un mondo in guerra», sottolinea l’artista. Una prima testimonianza è arrivata con il singolo Some Type Of Skin, che anticipava il tema centrale dell’album: la vulnerabilità porta al sanguinamento. Alla fine, canta: «Siamo brave persone e tutti meritiamo la pace, per quanto difficile sembri».

«È una cosa così semplice da dire, ma così necessaria, anche se non dovrebbe esserlo», commenta. «Non ci viene data pace in questo mondo. Quando ho iniziato a scrivere questo testo, stavo leggendo la storia del cuore e ciò di cui il cuore è stato un simbolo. Anche prima di conoscere l’anatomia di un essere umano, abbiamo parlato del cuore. La gente sapeva che l’amore è qui, la famiglia è qui, il dolore è qui dentro», dice indicando il petto. «Lo sappiamo da così tanti anni. Nelle antiche culture indigene, il cuore era un simbolo di spiritualità: la porta tra tutti noi». 

«Ci troviamo in un’era nella quale si deve agire solo con la nostra mente, non con i nostri cuori», continua. «Specialmente le persone che stanno in cima a tutto questo. È quasi come se sapessero che il mondo sta per finire; quindi, tutto ciò a cui teniamo non ha più importanza, ma non è vero. Ma cosa è successo al cuore? È la domanda più importante, bella e triste che mi sia mai chiesto in vita mia». 

L’intelligenza artificiale è stata creata senza il nostro consenso; nessuno ha chiesto alla gente se fosse pronta ad avere qualcosa di così grande, che adesso ci viene gettato addosso. Penso che tante cose cambieranno, ma non credo che possiamo ancora coglierle. È un’altra forma di potere: manipolare le persone, metterle in imbarazzo, mentire. Le persone sono così abituate a essere inondate da disinformazioni e informazioni, e purtroppo sono in tanti a pendere dalla bocca di influencer e celebrità che parlano di cose politiche, che invece dovremmo ascoltarle e leggere da veri esperti in materia

Aurora

What Happened To The Heart? è il titolo dell’album, un viaggio dalla debolezza alla forza, dall’autodistruzione all’autoguarigione. Un percorso musicale struggente e introspettivo che esplora la perdita della connessione spirituale nella società moderna, il potere curativo della vulnerabilità e l’invito ad accedere al cambiamento attraverso il ricongiungimento del cuore con la politica e la crescita personale. 

«Il mondo è diventato così abituato ad essere apatico», riflette. «La verità non è mai stata così facile da condividere, ma non è mai stata più facile da manipolare. L’intelligenza artificiale è stata creata senza il nostro consenso; nessuno ha chiesto alla gente se fosse pronta ad avere qualcosa di così grande, che adesso ci viene gettato addosso. Penso che tante cose cambieranno, ma non credo che possiamo ancora coglierle. È un’altra forma di potere: manipolare le persone, metterle in imbarazzo, mentire. Le persone sono così abituate a essere inondate da disinformazioni e informazioni, e purtroppo sono in tanti a pendere dalla bocca di influencer e celebrità che parlano di cose politiche, che invece dovremmo ascoltarle e leggere da veri esperti in materia».

«Non siamo destinati a guardare un genocidio (a Gaza, ndr) che accade per quattro mesi sui nostri telefoni prima di andare al lavoro. A causa del trabocco di informazioni, la nostra capacità di attenzione è la nostra più grande debolezza. Sappiamo come preoccuparci di qualcosa per un po’, poi perdiamo di nuovo il contatto», spiega. «L’apatia è il più grande nemico del progresso. Ma sento che nell’ombra e in quello che non c’è nel telegiornale, ci sono così tante cose buone che accadono. Il mondo è letteralmente in fiamme, che si tratti di riscaldamento globale, ingiustizia, schiavitù in Congo o una guerra che nessuno può fermare. Le persone che possono non lo faranno, perché la guerra è anche un affare. Ma tra tutto questo, stanno accadendo anche molte cose buone. La gente sta dimostrando che siamo stanchi: vogliamo un vero cambiamento e liberazione e un vero progresso».

Alla fine del viaggio, Aurora non ha trovato una risposta alla sua domanda iniziale. «Siamo bloccati nel dolore e molti di noi non hanno l’energia o il coraggio di iniziare a fare le piccole cose che possono farci sentire molto meglio ogni giorno», conclude. «Immagina cos’è oggi un essere umano: sei al telefono, disconnesso, ti viene mentito, sei manipolato, poi vedi cosa c’è di sbagliato nel mondo – o pensi di vederlo – ma non sai cosa fare al riguardo, quindi fuggi in qualcos’altro. Immagina di vivere in quel mondo in cui tutti dovrebbero nutrirti, aiutarti, dirti la verità, ti sta solo portando costantemente in un sistema dove sarai sfruttato. La gente si sta stancando così tanto delle celebrità e dei politici. La gente si sta stancando dei ricchi che si celebrano mentre il mondo brucia!».

Un sistema che si riflette negativamente anche sulla musica, secondo Aurora. «La gente si aspetta che la musica sia istantanea e gratuita. Ecco perché ci sono tutte queste canzoni di merda in giro su TikTok. Che resta comunque un mezzo di promozione efficace per i nuovi talenti. In questo album ho esplorato molte cose diverse. Ci sono nuovi suoni che non ho mai sentito prima. Ho sperimentato molto e mi sono divertita tanto». 

Il disco precedente di Aurora, The Gods We Can Touch, pubblicato nel 2022 ha raggiunto la Top 10 delle classifiche britanniche e l’ha vista completare un importante tour nel Regno Unito che ha registrato il tutto esaurito. Con oltre un milione di vendite dell’album e 2,6 miliardi di streaming, seguiti quest’anno dal libro The Gods We Can Touch che ha venduto 14mila copie, la popolarità dell’artista norvegese si sta diffondendo nel mondo. Questa estate sarà in cartellone al Glastonbury Festival e per settembre e ottobre è previsto il suo tour europeo che prevede una serata alla Royal Albert Hall di Londra il 2 ottobre e una data in Italia: il 18 settembre all’Alcatraz di Milano. 

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