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Anna Castiglia trionfa a Musicultura 2024

– Per il secondo anno consecutivo un artista siciliano sul gradino più alto del podio al Festival della Canzone popolare e d’autore che si svolge da trentacinque edizioni a Macerata
– La cantautrice figlia d’arte catanese  ha vinto con “Ghali”, canzone esclusa e fraintesa a XFactor. «La televisione ti dà una ottima spinta, mentre il contest è una opportunità», commenta

Per il secondo anno consecutivo la Sicilia sale sul gradino più alto del podio di Musicultura. Dopo i palermitani Santamarea, vincitori nel 2023, a trionfare nella finalissima della edizione numero 35 del Festival della Canzone popolare e d’autore che si svolge a Macerata è stata ieri la catanese Anna Castiglia con la canzone Ghali , portandosi così a casa il primo premio di 20mila euro.

Una vittoria annunciata. La cantautrice figlia d’arte (il papà è l’attore Giuseppe Castiglia) è arrivata sul palco dello Sferisterio di Macerata con un curriculum di tutto rispetto. La ragazza catanese poteva già esibire una vittoria al XVIII Premio “L’Artista che non c’era”, che le ha consentito di finanziarsi un tour. Musicultura per lei è stato quasi un passaggio obbligato dopo l’esperienza amara a XFactor. Nel talent di Sky aveva lasciato il segno, sbaragliando alle audizioni con la sua Ghali (la stessa con cui era in gara qui), eliminata agli home visit da Morgan, poi ripescata e ri-eliminata alla prima puntata, poi evocata in semifinale da Fedez come quella che conosceva Morgan già da prima dell’inizio di X Factor (avendo partecipato a una puntata del programma StraMorgan). Viene poi “arruolata” da Max Gazzè per aprire il suo tour. «La televisione ti dà una ottima spinta, mentre il contest è una opportunità», commenta la studentessa siciliana del Conservatorio Verdi di Milano. 

Anna Castiglia con Ghali fu anche al centro di un “caso” sollevato da alcuni esponenti della comunità ebraica che hanno gradito poco la frase del testo che recita: “Non ho mai soldi in tasca, li chiedo sempre ai miei, ma sono in bancarotta, tutta colpa degli ebrei”. Senza capire l’ironia che scorre nelle canzoni e nelle vene della ragazza etnea che in Ghali prende di mira una serie di luoghi comuni, mettendoli alla berlina. 

«Nella canzone c’è una critica alla nostra società, dove ognuno è abituato a non assumersi le proprie responsabilità. C’è il vittimismo di chi si sente costretto a rinunciare alla propria identità musicale per fare i conti con la realtà discografica», spiega lei. «Cito Ghali, come simbolo della trap, ma potrebbe essere uno qualsiasi. Vittima del vittimismo».

Lo ha capito la giuria universitaria composta dagli studenti degli atenei di Macerata e Camerino che al brano di Anna Castiglia ha assegnato anche il Premio per il Miglior Testo per «la qualità stilistica, la capacità di far dialogare ironia e critica in un’analisi lucida del nostro tempo, per aver fatto convivere la leggerezza dei cantastorie e la chiarezza di una voce che non teme di cantare ciò che nella società non funziona».

Attrice e cantautrice, Anna Castiglia si muove tra il teatro-canzone alla Giorgio Gaber e la scuola romana della nuova canzone d’autore, con qualche eco di Carmen Consoli. Alterna i concerti allo studio e alla fine dell’estate dovrebbe uscire il suo album di debutto.

Gli altri premi e le serate

Fra gli altri premi assegnati, da segnalare il nuovo riconoscimento, il Premio La Casa in riva al mare, assegnato dai detenuti della Casa di reclusione di Barcaglione. «Per la poesia di una canzone, di un testo di una voce che parlano di amore in modo diretto, originale, profondo» hanno deciso di premiare Helle con la sua Lisou.

Spazio poi a un’onorificenza volta a celebrare un incredibile percorso artistico. L’Università di Macerata e l’Università di Camerino premiano Enzo Avitabile, per la qualità e la coerenza della sua arte. L’artista napoletano, insieme con i Bottari di Portici, è stato fra gli ospiti che hanno impreziosito i due giorni della finalissima del Festival condotti da Paola Turci e Carolina Di Domenico. 

Il fascino della potente autenticità di Nada, cantautrice originale e preziosa, è stato l’altro ingrediente della serata, che ha visto anche le partecipazioni speciali di Carlotta Proietti, figlia d’arte che sa testimoniare con la sua voce una raffinata romanità e quella di Alessandro Bianchi con la sua intelligente comicità. Nella serata precedente, erano stati protagonisti le melodie di Diodato e il funky-jazz di Serena Brancale, i ritmi coinvolgenti di Filippo Graziani e il virtuosismo acrobatico del chitarrista Marcin.

Enzo Avitabile

Infine, ricordiamo gli altri sette vincitori finalisti che sono stati superati da Anna Castiglia del rush finale: il modicano Nico Arezzo con la canzone Nicareddu, De.Stradis con Quadri d’autore, Nyco Ferrari con Sono fatto così, Bianca Frau con Va tutto bene,  Helle con Lisou,  Eugenio Sournia con Il cielo e The Snookers con Guai

Musicultura 2024 è stata una festa della musica senza barriere di genere, coincidente anagraficamente con quella che si celebra in tutta Europa il giorno del solstizio d’estate, e che a Macerata ha visto una serie d’iniziative assieme al Macerata Opera Festival, continuata sul palco per offrire agli esordienti un viatico per proseguire la carriera.

«Perché questo luogo trasuda storia», ha detto Diodato aprendo la due giorni con Che vita meravigliosa. «È un teatro dell’anima che dà importanza alla musica e aiuta i giovani a credere in quello che fanno. In Italia le cose più facili da ascoltare non sono le più rappresentative e queste ultime bisogna andare a cercarle». 

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