Immagini

Al cinema. Prove d’attrici

– Le prime visioni di questo fine settimana. In “Non riattacare” una straordinaria Barbara Ronchi per un’ora e mezzo sola al telefono. Scarlett Johansson nella commedia “Fly Me to the Moon – Le due facce della Luna”
– Antonio Banderas nel thriller “Cult killer”, il divertente “Matrimonio con sorpresa”, il giallo “Il mistero scorre sul fiume” e l’horror “Immaculate – La prescelta”. Dagli archivi viene ripescato il cartoon “Pom Poko” 

NON RIATTACCARE drammatico, diretto da Manfredi Lucibello, con Barbara Ronchi e Claudio Santamaria. Durata 90 minuti.

Grande prova d’attrice di Barbara Ronchi. Dopo la vittoria del David di Donatello per la sua interpretazione in Settembre e la candidatura per Rapito di Bellocchio, Barbara Ronchi si sta sempre più affermando come una delle grandi protagoniste del cinema italiano. In questo film offre una prova intensa, di cui è protagonista unica, quasi sempre ripresa in primo piano. Il film di Manfredi Lucibello racconta un viaggio in auto, lungo una notte, mentre il mondo è fermo a causa del lockdown. In piena notte, infatti, in casa della protagonista squilla il telefono: è il suo ex, probabilmente sull’orlo di un suicidio. Lei parte, nel buio, in una città spettrale, cercando di tenerlo sveglio e raggiungerlo in tempo.

«Io credo che Irene parta per andare da lui ma non per salvarlo, io penso che lei voglia tenerlo ancorato alla vita, però anche lei sta cercando un motivo per rimanere ancorata alla vita», spiega l’attrice. «Perché lei è in un momento fermo della vita, è appesa, come è fermo il mondo fuori, aspetta solo un motivo per ricominciare a vivere e lo trova in quella telefonata». Il film di Lucibello è tratto dal romanzo Non riattaccare di Alessandra Montrucchio: «Ho pensato sin da subito che il Covid, o meglio il lockdown, fosse la cornice perfetta, ideale per questo racconto, anche perché l’ho scritto durante il Covid», racconta il regista. «Per cui questa solitudine e questo vuoto erano perfetti per raccontare due anime come quella di Pietro e di Irene».

Voto: 4 su 5

FLY ME TO THE MOON: LE DUE FACCE DELLA LUNA commedia, diretto da Greg Berlanti, con Scarlett Johansson e Channing Tatum. Durata 131 minuti. 

«Interpreto una donna incredibilmente brava nel suo lavoro, una donna piena di qualità totalmente realizzata in ogni aspetto che sa quando ha fatto qualcosa di sbagliato e lo ammette, una persona piena di integrità, anche se c’è chi pensa il contrario». Così Scarlett Johansson parla del suo personaggio di Kelly Jones in quella commedia romantica, spruzzata di allunaggio e marketing, che è Fly Me to the Moon – Le due facce della Luna di Greg Berlanti.

Ambientato nel contesto dello storico allunaggio Nasa dell’Apollo 11, questo film sembra politicamente scorretto, ma poi non lo è affatto. Assunta per rilanciare l’immagine pubblica della Nasa, Kelly Jones, ragazza anche troppo smart del marketing, si scontrerà inevitabilmente con Cole Davis (un Channing Tatum con una pettinatura infelice), direttore del programma di lancio tutto d’un pezzo. Lei vuol fare di questa missione un brand commerciale vincente capace di portare tanti soldi e consenso alla Nasa in piena crisi, dagli orologi ai detersivi, mentre lui è all’antica ed è contrario ad ogni cambiamento. Quando la Casa Bianca ritiene che la missione sia troppo importante per fallire, la Jones, che ormai ha conquistato tutti, viene incaricata di inscenare un finto sbarco sulla Luna come piano di riserva , una storia già raccontata più volte come in Moonwalkers nel 2015 dove si sostiene che lo sbarco sulla luna del luglio del 1969 non sia mai accaduto, ma sarebbe invece stato messo in scena da Stanley Kubrick in persona. Così mentre si prepara la vera missione Apollo 11, Kelly lavora allo stesso tempo a una finta se le cose si dovessero mettere male.

Voto: 3 su 5

CULT KILLER thriller, diretto da Jon Keeyes, con Alice Eve e Antonio Banderas. Durata 145 minuti.

Un celebre investigatore privato viene assassinato, causando una spietata caccia all’uomo. Il suo protetto si occupa del caso e, mentre le indagini proseguono, si ritrova a stringere alleanza proprio con il killer per venire a capo dei macabri segreti che nasconde la città e rendere finalmente giustizia alle sue vittime.

Voto: 3 su 5

GLI INDESIDERABILI drammatico, diretto da Ladj Ly, con Alexis Manenti e Anta Diaw.

Si svolge in un sobborgo parigino disagiato. Habi (Anta Diaw), una giovane donna di origine maliana, è nata e cresciuta lì insieme a tutta la sua famiglia. Casa sua è in un palazzo fatiscente come gli altri ma è tutto quello che ha e ci è affezionata. Quando il sindaco muore, al suo posto arriva Pierre (Alexis Manenti), un giovane medico alle prime armi nella politica. L’uomo è un idealista e vuole completare il progetto del suo predecessore, che è quello di rivalutare il quartiere. Il problema è che questo intervento andrebbe a discapito della povera gente che ci vive e che si vedrebbe costretta ad abbandonare casa. Habi, che fa parte di un’organizzazione sociale che aiuta gli abitanti della zona, decide di prendere le misure necessarie per protestare contro le decisioni di Pierre. Lotterà in prima fila per evitare che la sua famiglia e gli altri abitanti del quartiere vengano cacciati.

Voto: 3 su 5

IL MISTERO SCORRE SUL FIUME giallo, diretto da Shujun Wei, con Yilong Zhu e Chloe Maayan. Durata 101 minuti.

È ambientato nella Cina degli anni Novanta, nella cittadina fluviale di Banpo, dove vengono commessi ben tre omicidi. Racconta come il capo della polizia, Ma Zhe, venga incaricato di risolvere al più presto il caso. Gli indizi, tra cui una borsetta abbandonata in riva al fiume e alcune testimonianze di passanti, gli permettono di individuare alcuni sospettati, ma le indagini giungono a una situazione di stallo. Per trovare il vero assassino, Ma dovrà confondersi sempre di più tra la gente del posto, sprofondando nell’oscurità delle loro anime…

Voto: 4 su 5

MATRIMONIO CON SORPRESA commedia, diretto da Julien Hervé, con Christian Clavier e Didier Bourdon.

Racconta la storia di Alice Bouvier Sauvage (Chloé Coulloud) e François Martin (Julien Pestel), una coppia di fidanzati che un giorno decidono di sposarsi. I due giovani appartengono a famiglie molto diverse, i Bouvier Sauvage sono aristocratici e i Martin dei semplici commercianti proprietari di una concessionaria di Peugeot. Quando i genitori di Alice, Frédéric (Christian Clavier) e Catherine (Marianne Denicourt), vengono a sapere del matrimonio, non sono molto d’accordo. Il divario sociale li preoccupa e la ragazza decide allora di sottoporre i quattro futuri consuoceri a un test del DNA. I risultati lasceranno tutti a bocca aperta. I Bouvier Sauvage scopriranno di non essere francesi al 100% e i Martin di avere origini tedesche. Queste rivelazioni creano un grande scompiglio nelle due famiglie e mettono in discussione le loro, fino ad allora, salde convinzioni…

Voto: 3.5 su 5

IMMACULATE – LA PRESCELTA horror, diretto da Michael Mohan, con Sydney Sweeney e Álvaro Morte. Durata 89 minuti.

Siamo in un convento isolato nella campagna italiana. Cecilia (Sydney Sweeney), è una giovane cattolica devota che dopo essere sopravvissuta all’annegamento in un lago ghiacciato, è certa di essere stata riportata in vita da Dio per un motivo specifico. Convinta di avere una missione su questa terra, Suor Cecilia prende i voti e accetta l’invito di Padre Sal Tedeschi (Álvaro Morte) e entra a far parte di un convento di clausura che ospita e assiste suore in fin di vita.

La giovane sorella nota quasi subito dettagli inquietanti che riguardano le anziane religiose. Fa subito amicizia con Suor Gwen (Benedetta Porcaroli), e poco dopo il suo arrivo scopre di essere incinta. La sua gravidanza è inspiegabile, Suor Cecilia è vergine e non ha mai avuto contatti con nessun uomo. Da quel momento la giovane suora viene considerata la prossima Vergine Maria, ma una serie di eventi macabri tradiscono segreti oscuri celati all’interno di quelle mura…

Voto: 3 su 5

POM POKO animazione, diretto da Isao Takahata. Durata 119 minuti.

Racconta la storia dei tanuki, dei piccoli orsetti che vivono sulle colline Tama, nei pressi di Tokyo. La loro vita viene stravolta quando alla fine degli anni Sessanta un progetto di urbanizzazione provoca il disboscamento completo della zona. Così, vedendo le sue terre in pericolo, Oroku, la matriarca, decide di ideare un piano per fermare il disastro causato dagli uomini. I più anziani prima cominciano a osservare gli esseri umani, poi insegnano l’arte del trasformismo ai tanuki per consentire loro di mutare l’aspetto. Questo potere gli permette di interferire e rallentare il lavoro di deforestazione, ma soprattutto di spaventare gli operai che spesso lasciano il cantiere per paura. Nonostante il loro impegno e quello di Gonta, Seizaemon, Oroku e Shoukichi, il progetto degli umani non si arresta. È allora che i tanuki capiscono di dover chiedere aiuto ai patriarchi di altre regioni. Riusciranno a salvare le loro colline?

Voto: 3 su 5

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *