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Al cinema. Due capolavori tornano nelle sale

– Le prime visioni di questa settimana. “Quarto Potere” di Orson Welles e “Shining” di Stanley Kubrick in versione restaurata. Prova d’attore di Elio Germano e Toni Servillo nel discusso “Iddu – L’ultimo padrino”. Documentario sull’iconico Superman Christopher Reeve

IDDU – L’ULTIMO PADRINO drammatico, diretto da Fabio Grassadonia, Antonio Piazza, con Toni Servillo e Elio Germano. Durata 122 minuti.

È ambientato in Sicilia nei primi anni 2000. Dopo alcuni anni in prigione per mafia, Catello, politico di lungo corso, ha perso tutto. Quando i Servizi Segreti italiani gli chiedono aiuto per catturare il suo figlioccio Matteo, ultimo grande latitante di mafia in circolazione, Catello coglie l’occasione per rimettersi in gioco. Uomo furbo dalle cento maschere, instancabile illusionista che trasforma verità in menzogna e menzogna in verità, Catello dà vita a un unico quanto improbabile scambio epistolare con il latitante, del cui vuoto emotivo cerca d’approfittare. Un azzardo che con uno dei criminali più ricercati al mondo comporta un certo rischio…

Voto: 3.5 su 5

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IL SOGNO DEI PASTORI drammatico, diretto da Tomaso Mannoni, con Fabio Fulco e Astrid Meloni. Durata 84 minuti.

Si svolge in un paesino nel centro della Sardegna, dove vive Ignazio (Alessandro Gazale), un pastore cinquantenne come ce ne sono tanti altri nella zona. È un uomo testardo e burbero, deluso dalla vita e oppresso dai problemi finanziari, incapace di risollevare le sorti della sua attività. Ignazio lotta per coprire i costi delle cure veterinarie per il suo gregge, spendendo i pochi risparmi che ha nell’unica cosa in grado dargli sollievo: il bar. Qui ad attenderlo trova sempre i suoi vecchi amici, Tore e Mimmia. Ignazio non è il solo che subisce gli effetti negativi della crisi economica e delle politiche regionali fallimentari, ma – nonostante ciò – si rifiuta di unirsi alle proteste dei suoi colleghi, che lamentano l’assenza di tutela della loro professione. Lui preferisce lamentarsi che scendere in piazza.

Insieme a Ignazio vive sua sorella Antonietta (Astrid Meloni), giovane insegnante precaria di 35 anni, tornata da poco in Sardegna, dopo quindici anni trascorsi a Roma tra studio e lavoro. È una donna determinata, forte e pratica, ma soprattutto decisa a non arrendersi di fronte le difficoltà, a differenza di suo fratello. Una sera, nei pressi dell’ovile di Ignazio e Antonietta, compare Andrea (Fabio Fulco), un uomo di 45 anni, misterioso “continentale” in viaggio, alla ricerca di sé stesso e desideroso, almeno a parole, di vivere un’autentica esperienza bucolica con i pastori. Ignazio, nonostante inizialmente si dimostri riluttante, viene convinto da Antonietta, che fin da subito subisce il fascino di Andrea, a ospitarlo in cambio del denaro necessario per curare il gregge. Tuttavia, la presenza di Andrea non è casuale: l’uomo è in realtà un piccolo delinquente in fuga dalla giustizia, ma si rivelerà essere l’ultima risorsa per Ignazio e Antonietta nel tentativo di salvare ciò che resta delle loro vite.

Voto: 4 su 5

LA STORIA DI SOULEYMANE drammatico, diretto da Boris Lojkine, con Nina Meurisse e Yaya Diallo. Durata 93 minuti.

Ci troviamo a Parigi e il protagonista è Souleymane (Abou Sangare), un fattorino che fa consegne a domicilio sulla sua bici. Originario della Guinea e richiedente asilo in Francia, Souleymane ha solo due giorni per preparare il colloquio che gli permetterà di rimanere a vivere a Parigi. Per ottenere il permesso di residenza, dovrà raccontare la sua storia al funzionario dell’ufficio rifugiati, ma lui ha deciso di raccontare una storia che non è la sua…

Il film, ha scritto Paolo Mereghetti, critico cinematografico del Corriere della Sera «affascina per lo stile e la profondità del suo percorso, capace di tenere insieme il realismo delle riprese, la verità degli interpreti e l’attenzione al contesto sociale e politico. E tutto questo in un film di 91 minuti, che non ha bisogno di storytelling o autofiction ma che si affida alla forza che ha il cinema di restituire il reale della realtà».

Voto: 4 su 5

ALL WE IMAGINE AS LIGHT – AMORE A MUMBAI drammatico, diretto da Payal Kapadia, con Kani Kusruti e Divya Prabha.

Prabha (Kani Kusruti) vive e lavora come infermiera a Mumbai, completamente immersa nella sua routine. La donna lavora duramente per sopprimere il ricordo doloroso del suo passato, ma la sua vita viene sconvolta da un regalo inaspettato, ricevuto dall’ex marito, che aprirà vecchie ferite mai chiuse. La sua compagna di stanza Anu (Divya Prabha) cerca, invece, un posto in città dove poter vivere l’intimità con il suo fidanzato. Soltanto un viaggio in una località balneare permetterà alla coppia di trovare il giusto spazio dove poter scatenare i loro desideri.

Voto: 3.5

QUARTO POTERE drammatico del 1941, diretto da Orson Welles, con Orson Welles e Dorothy Comingore. Durata 120 minuti. Versione integrale 4K del 2024.

Il coinvolgente lungometraggio narra la vita del famoso magnate della stampa Charles Foster Kane (Orson Welles), uomo dalla personalità complessa, incapace di amare gratuitamente gli altri e condannato per questo a vivere una lunga parte della sua vita in solitudine nel Castello di Candalù, in Florida, fino al momento della sua dipartita.

Ultima parola pronunciata da Kane in punto di morte, tenendo in mano una palla di vetro, è “Rosabella”. Il giornalista Jerry Thompson (William Alland) viene incaricato dal direttore di un cinegiornale, interessato alla biografia del magnate, di scoprire il significato della misteriosa parola pronunciata dall’uomo prima di spirare.

Thomson, dopo aver ricevuto dalla seconda moglie del magnate, la cantante Susan Alexander (Dorothy Comingore), un netto rifiuto a rilasciare dichiarazioni, ottiene informazioni importanti dalle memorie del defunto banchiere Walter Parks Thatcher (George Coulouris), uomo d’affari al quale Kane era stato affidato da piccolo per essere istruito. Il giornalista apprende dai suoi scritti quanto l’infanzia di Kane fosse stata particolarmente difficile a causa del distacco forzato dal suo mondo e dai suoi genitori, avvenuto successivamente alla scoperta dell’enorme ricchezza ereditata. Ma tra le memorie di Thatcher il giornalista non trova ancora la risposta che sta cercando ed è costretto pertanto a contattare altre persone legate alla vita del magnate, tra cui il suo braccio destro Bernstein, il suo ex migliore amico Jedediah Leland, il maggiordomo Raymond e finalmente Susan.

Grazie ai loro racconti si ricompone come un puzzle tutta la vita di Kane e si delinea pian piano la sua personalità forte ed enigmatica. Tuttavia, nulla emerge riguardo la misteriosa parola pronunciata dall’uomo in punto di morte. Riuscirà l’ostinato giornalista a scoprire quale significato si nasconde dietro il termine “Rosabella”?

Voto: 4.5 su 5

SHINING thriller del 1980, diretto da Stanley Kubrick, con Jack Nicholson e Shelley Duvall. Durata 146 minuti. Versione integrale 4K del 2024.

Basato sull’omonimo romanzo di Stephen King. Il protagonista della vicenda è Jack Torrance (Jack Nicholson), ex insegnante disoccupato con il vizio dell’alcol, in cerca di ispirazione per il suo romanzo. Jack accetta di buon grado la proposta del direttore dell’Overlook Hotel, che lo vuole assumere come guardiano invernale. Sebbene l’uomo gli confidi che dieci anni prima, in quello stesso luogo, il suo predecessore Delbert Grady (Philip Stone) aveva perso la ragione, trucidando la sua famiglia, Jack non sembra spaventato e coglie l’occasione lavorativa per dedicarsi alla scrittura.

Il neoassunto si trasferisce tra le sperdute montagne del Colorado con la moglie Wendy (Shelley Duvall) e il figlio Danny (Danny Lloyd). Quest’ultimo condivide la novità con il suo amico immaginario Tony, che è preoccupato per le terrificanti visioni del bambino sul futuro nell’hotel. Il capocuoco della struttura, Dick Hallorann (Scatman Crothers), intuisce che Danny possiede il dono della “luccicanza”, ovvero spiccate capacità di chiaroveggenza e telepatia, e gli chiede di non avvicinarsi mai alla camera 237.

Mentre la neve cade copiosa e isola l’albergo, Jack diventa sempre più irascibile e nevrotico e Danny ha macabre visioni sulla strage compiuta da Delbert e sulle azioni future del padre. Quando il giovane entra nella camera 237 e ricompare coperto di misteriosi graffi, Wendy si convince che Jack gli abbia fatto del male. Le presenze che popolano l’hotel si palesano agli occhi del guardiano e lo spingono a cedere a folli istinti nei confronti della sua famiglia, accusata di cospirare alle sue spalle. Mentre Dick riceve delle visioni sul piccolo Danny, Wendy deve difendersi dal delirio di suo marito ma non sa che gli spiriti dell’albergo stanno tramando nell’ombra. La storia dell’Overlook Hotel sta per ripetersi…

Voto: 4.5 su 5

IO SONO UN PO’ MATTO E TU? documentario del 2023, diretto da Dario D’Ambrosi, con Claudio Santamaria e Raoul Bova. Durata 79 minuti.

Il documentario segue un gruppo di giovani ragazzi e ragazze con disabilità della Compagnia Stabile del Teatro Patologico durante un periodo di teatro-terapia. Al fine di migliorare lo stato della propria patologia psico-cognitiva, questo gruppo di giovani appassionati di teatro e aspiranti attori incontrano personaggi famosi.

Claudio Santamaria, Raoul Bova, Stefano Fresi, Claudia Gerini, Edoardo Leo, Vinicio Marchioni, Marco Bocci e Stefania Rocca, sono alcuni dei nomi che si sono prestati generosamente a questo esperimento. Raccontando le loro manie e le loro paure, si avvicinano ai ragazzi “speciali” che stanno intraprendendo il percorso di integrazione nella società. Le confessioni degli attori su cosa li turbi vengono fatte con ironia e sincerità, affrontando in questo modo tutti quei problemi e quei disturbi che molto spesso anche noi viviamo nel quotidiano. Superando le ansie quotidiane legate alle disabilità, imparano a esprimersi liberamente sul palco scenico del Teatro Patologico di Roma.

Voto: 4 su 5

SUPER/MAN: THE CHRISTOPHER REEVE STORY documentario, diretto da Ian Bonhôte, Peter Ettedgui, con Christopher Reeve. Durata 106 minuti.

È un documentario su Christopher Reeve, che racconta la sua storia dall’ascesa a star hollywoodiana al terribile incidente a cavallo, che gli è quasi costato la vita nel 1995 e che lo ha lasciato sulla sedia a rotelle, paralizzato dal collo in giù. La carriera di Reeve, dopo l’incidente, non terminò, perché da eroe sullo schermo divenne un eroe per tutti coloro che si trovavano nella sua stessa situazione. L’iconico SuperMan, infatti, ha lottato per tutta la sua vita come attivista per i trattamenti delle lesioni del midollo spinale e per i diritti dei disabili, dimostrando che per essere l’eroe di qualcuno non occorre un mantello.

Voto: 4 su 5

MY HERO ACADEMIA: YOU’RE NEXT anime, diretto da Tensai Okamura. Durata 110 minuti.

Dopo la guerra con il Fronte di Liberazione del Sovrannaturale, eroi e villains si scontrano in continuazione in nome della pace e del caos. Deku, studente del liceo U.A., che aspira a diventare il più grande eroe mai esistito, affronta uno dei peggiori cattivi, che imita l’eroe che un tempo il giovane ammirava. Riuscirà Deku insieme ai suoi compagni della Classe 1-A a proteggere il pianeta, mettendo fine alla perfidia di Dark Might, l’uomo che si è promosso nuovo Simbolo della Pace?

Voto: 3 su 5

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