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Addio Doug Ingle, scrisse “In-a-Gadda-Da-Vida”

– Il frontman e organista degli Iron Butterfly è morto all’età di 78 anni. Era l’ultimo superstite della band americana popolare negli anni Settanta. Come nacque quella mitica canzone
 – Quel leggendario brano fu la sigla in Italia di una rivoluzionaria trasmissione radiofonica “Supersonic. È poi stato usato dai Simpson e ha ispirato le cover di artisti come Slayer, the Residents e Boney M

Molto probabilmente, il gruppo degli Iron Buttertfly non sarà ricordato nei libri di storia del rock. Ma, certamente, rientrerà nell’album dei ricordi di quanti stavano sintonizzati su Radio2 le sere d’estate degli inizi anni Settanta per ascoltare l’inconfondibile giro di basso di In-a-Gadda-Da-Vida, che annunciava l’inizio di una trasmissione rivoluzionaria, Supersonic, dischi a match 2, destinata ad entrare nell’immaginario collettivo di un’intera generazione di giovani. Tullio Gazzini, Gigi Marziali, Antonio De Robertis, erano gli officianti di un rito di iniziazione alle tendenze della musica pop dell’epoca, destinato a diventare un punto di riferimento imprescindibile per tutti i ragazzi della penisola.

Doug Ingle

È, quindi, con nostalgia e tristezza che apprendiamo della comparsa di Doug Ingle, il frontman e organista della rock band statunitense, autore del loro grande successo In-a-Gadda-Da-Vida. Aveva 78 anni. Ad annunciarlo il figlio Doug Ingle Jr sui social media.

Nato in Nebraska, Ingle è cresciuto a San Diego dove aveva formato gli Iron Butterfly nel 1966 firmando con la Atlantic Records, che ha pubblicato il loro album di debutto Heavynel 1968. Più tardi venne In-a-Gadda-Da-Vida, il cui successo, paradossalmente, fui aiutato anche dalla difficile comprensione del titolo affascinò per l’assonanza con un ipotetico mantra orientale, molto in voga in quegli anni. Invece, i versi raccontano semplicemente di un amore speciale tra un ragazzo e una ragazza che Doug Ingle aveva pensato di esprimere con i versi di In The Garden Of Eden, una celestiale visione nel Giardino dell’Eden che il cantante e tastierista degli Iron Butterfly non riuscì a mettere bene a fuoco mentre beveva un gallone di vino. In-A-Gadda-Da-Vida è ciò che il tastierista e cantante è riuscito ad articolare per dare voce ai suoi pensieri, una versione sbiascicata di In The Garden Of Edenfinita su nastro e trascritta come quella frase senza senso che tutti conoscono.

La versione completa di 17 minuti della canzone ha occupato la seconda metà dell’omonimo album, che ha trascorso 140 settimane nella classifica degli album statunitensi e ha venduto più di quattro milioni di copie. Una modifica radiofonica di tre minuti ha anche raggiunto il numero 30 nella classifica dei singoli.

Pur avendo guadagnato milioni con la band e acquistato un ranch di 600 acri, Ingle in seguito si è trovato indebitato con l’Inland Revenue Service degli Stati Uniti. Gestì un parco per veicoli ricreativi a Los Angeles a metà degli anni Settanta, per poi tornare con gli Iron Butterfly per vari tour fino a un periodo finale con il gruppo a metà degli anni Novanta.

In-a-Gadda-Da-Vida è diventato un successo duraturo e un punto di riferimento pop-culturale, apparendo nei Simpson e ispirando le cover di artisti vari come Slayer, the Residents, High Contrast e Boney M. Ingle era l’ultimo membro sopravvissuto della classica formazione Iron Butterfly, dopo la morte del batterista Ron Bushy, del bassista Lee Dorman e del chitarrista Eric Brann tra il 2003 e il 2021.

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