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X Factor cambia e va in piazza

– Il talent di Sky si rinnova nel tentativo di fermare l’emorragia di pubblico e di interesse. S’inizia giovedì 12 settembre, finale evento a Napoli il 5 dicembre
– Giorgia nel ruolo di conduttrice. In giuria torna Manuel Agnelli, al debutto Paola Iezzi, Achille Lauro e Jake La Furia: «Il divertimento è la marcia in più di questa edizione»

Dopo le numerose polemiche, lo tsunami Morgan, gli ascolti in discesa e i tanti vincitori rimasti praticamente sconosciuti, X Factor va alla ricerca del rilancio. Chiama alla guida una veterana dei Festival come Giorgia, al debutto nel ruolo di conduttrice. «Continua a farmi impressione sentirlo. Mi sembra una follia», commenta la cantante romana. «Credo che gruppo migliore non potevo trovare. Mi piace mettermi in discussione, poi nel corso degli ultimi anni ho fatto qualche esperienza. Fare la co-conduttrice a Sanremo con Amadeus mi ha fatto capire che volevo misurarmi anche in questo campo. Mi piace e ce la metto tutta».

Il talent di Sky rinnova la giuria con tre esordienti come Paola Iezzi, Achille Lauro e Jake La Furia, che ancora dovrebbero andare a scuola prima di fare i maestri, affidati all’unico superstite delle vecchie edizioni, Manuel Agnelli, tornato al tavolo dei giurati dopo essere stato riaccolto freddamente dal suo ex pubblico rock.

Si riparte giovedì 12 settembre su Sky e in streaming su NOW, con la speranza di riconquistare gli spettatori dispersi, la credibilità perduta, la curiosità scemata e, magari, un nuovo Damiano dei Måneskin. «I Måneskin sono la più grande esperienza uscita da un talent. Ma se sono qui non è per trovare i nuovi Måneskin che non esistono. Non me ne frega niente. A X Factor si parla di musica, si sperimenta. Ed è l’unico programma che lo fa…», tiene a sottolineare nel suo stile di ex “rude boy” Manuel Agnelli.

«Vorrei portare nei “live” un clima di serenità, di complicità», prosegue il leader degli Afterhours. «Siamo capaci di discutere anche in maniera animata, ma senza volgarità, senza saltarci addosso. Non mi sono mai divertito come prima. Il divertimento è la marcia in più di questa edizione. Dobbiamo proteggerla anche nel “live” dove c’è la gara, dove ci sarà la competizione». 

Per Paola Iezzi, invece, «X factor è sempre di più un programma moderno che deve essere difeso in un mondo che va veloce…». Sulla scia di Manuel Agnelli anche Achille Lauro: «Affronterò il programma come la mia carriera: da anarchico e sovversivo. Nel programma cerco ragazzi che stravolgano le logiche di mercato. Mi interessa l’unicità non la voce. Forse oggi chi sopravvive è l’unico non gli altri. La partita si fa su chi ha scoperto la propria identità. Il nostro compito è accompagnarli a fare meno errori. Io mi sento un battitore libero». E battitore libero è anche Jake La Furia: «Sono venuto qui a X Factor come Achille Lauro, portando me stesso, la mia carriera: io dico quello che mi viene in mente di dire, dico tutto con schiettezza che a volte sembra brutalità. Ma sono fatto così. Non mi piace dare false speranze. Non mi sembra però di essere stato così cattivo. Ci sarà tanto del mio Dna musicale, non solo il rap. Ma credo che per il rap sia molto difficile misurarsi in un contenitore come X Factor. In questo tipo di competizione, il rapper sarebbe ridotto a fare cose non a livello degli altri».

Per i giudici il lavoro sarà come sempre complesso e pieno di imprevisti. Inizieranno il loro intensissimo lavoro con le varie fasi delle selezioni: all’interno dell’Allianz Cloud di Milano, con il pubblico come “quinto giudice” (anzi, un vero e proprio “Senato”, come lo ha definito Achille Lauro) per tre giovedì, 12, 19 e 26 settembre, alle 21:15 su Sky Uno e in streaming su NOW. Una fase durante la quale i ragazzi si presenteranno ai giudici e al pubblico sugli spalti con brani inediti o cover, portando sul palco una grande varietà di generi: pop, urban, musica d’autore e rock in tutte le sue declinazioni e contaminazioni, atmosfere elettroniche e altri momenti più intimi grazie a performance accompagnate da pianoforti e arpeggi di chitarra. Per tutti loro, l’obiettivo sarà ottenere i tre fatidici sì utili per proseguire il proprio percorso. Potrebbe però bastarne anche solo uno per conquistare lo step successivo: da quest’anno, infatti, i giudici avranno in mano uno speciale “X Pass”,un bonus da assegnare a un solo artista ciascuno per concedergli la possibilità di accedere direttamente al proprio Bootcamp.

Quindi sarà il momento delle due serate di Bootcamp (3 e 10 ottobre), il secondo livello delle selezioni, in cui ogni giudice troverà gli 11 artisti che avrà scelto nella propria squadra più, ovviamente, il proprio X Pass. È lo step delle ambitissime ma temutissime sedie, quello per i giudici più duro in assoluto perché li obbliga a compiere degli switch tra gli artisti “provvisoriamente” promossi, e quest’anno sarà per loro ancora più insidioso: le sedie a loro disposizione saranno soltanto quattro, e ciò comporterà per i giudici ancora più switch e con essi ancora più dubbi e riflessioni più o meno tormentate. 

Chiudono la fase di selezioni le home visit, ultimo livello prima dei “Live”, appuntamento carico di tensione e atteso per giovedì 17 ottobre: quattro aspiranti concorrenti per ciascun giudice, che negli ultimi serratissimi momenti si giocheranno il tutto per tutto, esibendosi nuovamente per ottenere la chance di partecipare alle puntate in diretta nel terzetto che comporrà ciascuna squadra ufficiale. Sarà poi il momento dei Live Show dal Teatro Repower di Milano, che inizieranno giovedì 24 ottobre. A concludere l’edizione poi, l’attesissima Finale evento a Napoli in Piazza del Plebiscito, giovedì 5 dicembre.

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