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Il declino dei boutique festival

– Da Ortigia Sound System all’Ypsigrock di Castelbuono, line-up sempre più di discutibile qualità: la musica diventa secondaria rispetto all’aspetto fieristico. Semplici episodi estivi, non creano cultura
– Sconosciute band straniere preferite ad artisti locali. L’eccezione Indiegeno. Prevale la retorica da Instagram: la cultura rock o pop rappresentata da spritz e tuffi al tramonto

Abbiamo sostenuto e condiviso la filosofia dei cosiddetti “boutique festival”. Il legame con il territorio, che diventa il fine, mentre lo spettacolo è il mezzo, si è rivelato una idea vincente, portando turisti in luoghi raramente lambiti dal popolo delle vacanze. Oggi di alcuni paesini della Sicilia come Castelbuono si parla nel mondo per l’Ypsigrock piuttosto che per il Castello dei Ventimiglia, la manna o i panettoni Fiasconaro.

All’inizio del percorso c’è stata l’esigenza di dare una motivazione per affrontare i tornanti che salgono sulle Madonie. Così dopo i timidi inizi, comunque puntati sull’indie rock italiano di ottima fattura, è stata alzata l’asticella per dare un rilievo internazionale all’iniziativa e “catturare” anche il turismo straniero. Sono arrivati Jesus & Mary Chain, Mogwai, National, Kula Shaker, Anna Calvi, Editor, facendo rientrare l’Ypsigrock fra gli appuntamenti più importanti dell’estate rock, accanto – nientepopodimeno – a Glastonbury e Coachella. Una manna vera per gli appassionati siciliani del genere, a bocca asciutta per tutto il resto dell’anno. Una nuova meta per le vacanze “giovani” in Sicilia. 

Diventato un appuntamento fisso dell’estate isolana e raggiunta una certa solidità, garantita anche da uno zoccolo duro di pubblico, da alcuni anni il festival madonita si sta trasformando in un semplice contenitore di gruppi, prima di “serie b”, adesso siamo sprofondati in “serie c”, ovvero quelle band che occupano le fasce pomeridiane dei grandi festival rock. 

Insomma, il passato è nostalgia, in risposta allo slogan “il futuro è già nostalgia” che, come un mantra campeggia sui tabelloni ad ogni edizione. Perché non si vede un futuro nella line-up dell’edizione 2024, composta in gran parte di band che erano emergenti dieci o più anni fa e che non sono riuscite ad emergere. 

E che dire, poi, dei festival “copia e incolla” che si contendono il pubblico? Accade in provincia di Siracusa fra Litoranea Festival, che si è svolto a Portopalo dal 25 al 28 luglio, e l’Ortigia Sound System in programma dall’1 al 4 agosto. Stesso mare e stesso menu: tuffi, birra, danze ed elettronica. Anche questi contenitori di DJ più o meno noti.

«Nel linguaggio dell’ambiente, un festival viene definito “boutique” quando non mira (per ora) a decine di migliaia di paganti, ma a un pubblico più limitato che vuole vivere un’esperienza meno massificata e più di qualità», scrive Lele Sacchi sul libro Club Confidential. Sulla prima parte, si può essere ancora d’accordo. È la qualità che comincia a latitare.

Non solo. L’immaginario che ruota attorno ai festival è cambiato molto nel corso degli ultimi dieci anni. L’intrattenimento musicale live sta assumendo sempre più i connotati di un’industria, trasformando i festival in gigantesche fiere in cui la musica è solo una delle esperienze a disposizione del consumatore. Prevale l’estetica di Instagram nelle barche sponsorizzate di Ortigia o di Pantelleria, o nella presunta sicilianità venduta sui banchi della frutta e della verdura fresca. Festival che appaiono come la falsa romantica immagine pubblicitaria che offre la Coca-Cola della Sicilia. La cultura rock o pop viene rappresentata attraverso camping hippie, pic-nic in spiaggia, coni artigianali e spritz al tramonto.

E, alla fine, ci si chiede, quanti di questi festival creano una vera sinergia con il territorio e quanti hanno nelle loro line-up artisti locali? Quanti, poi, sono capaci di costruire delle scene artistiche e culturali capaci di sopravvivere anche durante l’inverno? E le risposte sono negative. Fatta eccezione per l’Indiegeno Fest e il Mish Mash, pochi danno spazio alle realtà locali, a meno che non siano già affermate a livello nazionale. E tutti i festival sono semplicemente episodi estivi. Tranne qualche timido tentativo, nel resto dell’anno entrano in letargo.

INDIEGENO FEST

L’Indiegeno Fest quest’anno diventa itinerante, spostandosi dai Cantieri culturali alla Zisa di Palermo a Capo Peloro di Messina, dall’Argimusco di Montalbano Elicona sui Nebrodi al teatro greco di Tindari, mostrando al pubblico luoghi poco conosciuti dell’Isola e presentando una line-up ben calibrata fra vecchio e nuovo, con una buona presenza di artisti locali. 

Giovedì 1 agosto. PALERMO – Spazio Averna: L’officina della Camomilla, Giuse The Lizia, okgiorgio, Sergio Andrei

Venerdì 2 agosto. MESSINA – Capo Peloro: Loredana Bertè, Anna Castiglia, Willie, Cecilia Larosa

Sabato 3 agosto.  ARGIMUSCO, Montalbano Elicona (Me). Amalfitano, Atarde, Batìas, Belly Button, Bruna, Dario Naccari, Jebel, Marco Corrao, Romeo, Valentina Tioli, Sambo, secret artist.

Domenica 4 agosto. TINDARI (Me) – Teatro Greco: concerto all’alba di Vasco Brondi

ORTIGIA SOUND SYSTEM

Quest’anno non sarà Ortigia il centro di gravità permanente del Festival che si delocalizza in altri quartieri di Siracusa e avrà un palco sul fiume Anapo.

Giovedì 1 agosto: opening party speciale che vedrà impegnati in consolle in b2b John Gómez, Orpheu The Wizard e Tako e sarà ospitato sul “Pantheon stage” al Foro Siracusano.

Venerdì 2 agosto: allo Sbarcadero del porto piccolo, Aho Ssan della Other People, Blawan (live), David August ft. MFO (live AV), upsammy in b2b con Djrum e gli Uzeda. L’aftershow all’Anapo Stage, invece, vedrà protagonisti gli artisti della TraTraTrax: Verraco in b2b con Object, Lechuga Zaffiro e Shannen SP.

Sabato 3 agosto: allo Sbarcadero del porto piccolo, Emanuele Triglia, Holy Tongue, Kia e livwutang (in b2b), Kokoko! e patten. L’afterparty con gli artisti della Spazio Disponibile, l’etichetta di Donato Dozzy: oltre a lui sull’Anapo Stage ci saranno DJ Red e Kangding Ray in b2b con Neel.

Domenica 4 agosto: dalle 19:00 alle 20:00 il Parco della Neapolis sarà il palcoscenico della performance di Antonina Nowacka, artista che attraverso la sua incredibile tecnica vocale esplora la sua connessione con la spiritualità e il mondo esterno. Il closing party di Ortigia Sound 2024 sarà aperto a tutti e si terrà alla Marina di Ortigia, dalle 18:00 alle 1:30. Qui il pubblico potrà assistere anche al djset di ojoo, artista marocchina che fonde atmosfere e groove, coprendo generi che spaziano dalla dancehall alla dub, dal reggaeton al dembow.

I boat party, invece saranno cinque, su una nuova imbarcazione più grande: due venerdì (il primo con Antony Naples, il secondo con CCL in b2b con Objekt), due sabato (il primo con Verraco, Bitter Babe e Club 84, il secondo con Djrum e Sisio), uno domenica (con upsammy e Bluemarina).

In programma non mancano anche gli eventi diurni, ospitati al Lido Zen di Siracusa. La programmazione è a cura di Malamore, shop di dischi e vinili che ha sede a Ortigia. Venerdì 2 si esibiranno Tako in b2b cob John Gomez, Andrea Montalto e Jah Sazzah, sabato 3 Her nice too, Giulio Pecci e Dj VSC, domenica 4 Spillo Clamp Italia, Godzilla e Forte Vigliena. Tutti i tre giorni saranno in consolle anche Mirko Fanciullo e Federico Zanghi di Malamore.

YPSIGROCK FESTIVAL

La location resta il cortile del Castello dei Ventimiglia che domina Castelbuono, paese madonita. 

Giovedì 8 agosto aprono Colapesce Dimartino, Jadu Heart, Oracle Sisters, Egyptian Blue. 

Venerdì 9 agosto è la volta di Explosions In The Sky, Royel Otis, Julie Byrne, Model, Actriz, Chalk, Marta Del Grandi. 

Sabato 10 agosto salgono sul palco di piazza Castello Kae Tempest, Bdrmm, Heartworms, Tapir!, Laura Groves, Kimyan Law, Dame Area. 

Domenica 11 agosto si chiude con Yīn Yīn, Fat Dog, Lauren Auder.

FESTIVALLE

All’ombra del Tempio di Giunone ad Agrigento, FestiValle presenta un programma molto curato ed equilibrato che mette insieme passato, presente e futuro, emergenti e realtà consolidate.

Giovedì 8 agosto: João Bosco 4et, Kassa Overall, Rosa Brunello.

Venerdì 9 agosto: Altin Gün, Ebo Taylor& The Family Band, Deena Abdelwahed, Il Mago Del Gelato.

Sabato 10 agosto: Moodymann, James Holden, Populous, Echt!, Twins Not Twins, Telamon Project Sunset Show

Domenica 11 agosto: Richard Bona & Alfredo Rodriguez Trio, Parbleu, Frida Bollani, Ernesto Marciante, Il risveglio degli dei sunset show.

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