Flash

Addio Mísia, rinnovò il Fado

– La grande cantante si è spenta a 69 anni dopo una lunga battaglia contro il cancro. Ha incorporato la cultura catalana nella tradizione portoghese creando una nuova musicalità. «Anche nel dolore sono esistita con molta forza», diceva parlando della malattia e delle altre fasi difficili della sua vita
– Il ricordo di Peppe Servillo: insieme avevano interpretato una versione molto toccante di “Era de maggio” nel film “Passione” di John Turturro. «Lei era una gran signora, musicalmente aperta, di grande eleganza, fascino e spirito. Grazie a Fausto Mesolella trovammo la chiave per l’interpretazione»

«Sono profonda come il fado e una cabarettista incallita. Sono metà Almodóvar e metà Manuel De Oliveira», così si presentava Mísia. La cantante fadista, considerata una innovatrice del genere musicale, è morta lo scorso sabato all’età di 69 anni a Lisbona. Lo ha reso noto lo scrittore Richard Zimler, che era suo amico.

Con trent’anni di carriera celebrati due anni fa, Mísia (nome d’arte di Susana Maria Alfonso de Aguiar) era uno dei nomi più noti del fado a livello internazionale. La cantante portoghese ha messo piede su palchi prestigiosi in tutto il mondo e il suo talento è stato celebrato dai media internazionali.

Misia a Lisbona

Nata a Porto, nel 1955, la fadista ha trascorso l’inizio della sua vita adulta tra Barcellona e Madrid ed è tornata in Portogallo all’età di 36 anni. Con padre portoghese e madre catalana, Mísia ha incorporato la cultura catalana nel fado portoghese creando una nuova musicalità e ha persino cantato in portoghese, catalano, spagnolo e francese.

L’album di debutto, Mísia, arrivò nel 1991 con canzoni scritte da nomi come José Niza, José Carlos Ary dos Santos o Carlos Paião. Due anni dopo, viene pubblicato Fado e, nel 1995, arriva Tanto Menos, Tanto Mais con canzoni nate da poesie di António Lobo Antunes o Fernando Pessoa. Il gusto per l’interpretazione di poesie (alcune scritte appositamente per la sua voce) mantiene in dischi come Garras dos Sentidos (1998), Ritual (2001) e Drama Box (2005).

Nel 2013 ha pubblicato l’album Delikatessen – Café Concerto, che ha presentato come «un fantastico menu di canzoni, che hanno un tocco molto kitsch e cinematografico», che include un inedito di Tiago Torres da Silva, Rasto Infinito, e un duetto con Iggy Pop sul tema di La chanson d’Hélène.

Nel 2015, Mísia ha dato una nuova veste ai brani più noti del repertorio di Amália Rodrigues nel doppio album Para Amália. Negli anni successivi vengono pubblicate anche la raccolta Dal primo Fado all’ultimo tango (2016) e Pura Vida (2019).

L’ultimo disco, Animal Sentimental, è arrivato alle orecchie del pubblico nel 2022 in combinazione con il libro autobiografico. Prodotto dalla cantante stessa e dal produttore Wolf-Dieter Karwatky, Animal Sentimental unisce sia i classici dell’artista che alcune novità come Fico a Cismar, un originale di Rodrigo Leão. «I sentimenti, questa materia ineffabile che ispira poeti e artisti di tanti altri campi, sono tesori che non pesano che sull’anima. Mísia lo sa bene. Questa artista donna, sognatrice di fado, cantante, attrice, narratrice di storie sue e di altri, è la prima ad ammettere di essere un animale sentimentale», si legge sulla copertina dell’album. «Sono davvero un animale sentimentale. Mi ha sempre salvato. Mi ha fatto sentire come se fossi vivo. Anche nel dolore sono esistita con molta forza», ha detto Mísia parlando del disco.

Mísia è stata una delle protagoniste del film di John Turturro Passione, presentato nel 2010 alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. La pellicola, attraverso interviste ed esibizioni, racconta la musica classica napoletana e la cantante di fado interpreta, assieme a Peppe Servillo, una versione molto bella e toccante di Era de maggio.

Peppe Servillo e Misia

«È stata una esperienza piacevolissima, ricorda Servillo, in questi giorni in tour in Sicilia con il Solis String Quartet. «Lei era una gran signora, musicalmente aperta, di grande eleganza, fascino e spirito. È stata un’avventura girare quel film su Napoli con un regista americano: entrambi ci siamo affidati alle parole e alla musica della canzone e, grazie soprattutto all’arrangiamento di Fausto Mesolella, abbiamo trovato la chiave».

La cantante ha combattuto contro un cancro che è riapparso due volte in diverse fasi della sua vita. Inoltre, ha avuto altri capitoli difficili della sua vita, come la violenza domestica che ha subito durante il matrimonio o i tentativi di porre fine alla sua vita.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *